Yevheniy Borysyuk, 20enne ucraino, e Mario Donadio di 22 anni, sono stati fermati il 2 dicembre scorso e ora si trovano agli arresti domiciliari con l'accusa di estorsione, mentre don Crescenzo Abbate è stato sospeso dalla Diocesi di Aversa
Ricattavano il parroco minacciandolo di diffondere un video hard che avevano girato di nascosto mentre il sacerdote compiva atti sessuali con loro. A denunciare i suoi ricattatori è stato proprio don Crescenzo Abbate, parroco di Succivo, comune del casertano dove abitano i due giovani coinvolti nella vicenda. Yevheniy Borysyuk, 20enne ucraino, e Mario Donadio di 22 anni, sono stati fermati il 2 dicembre scorso e ora si trovano agli arresti domiciliari con l’accusa di estorsione, come richiesto dal gip del Tribunale di Napoli. Per il sacerdote, la Diocesi di Aversa ha disposto invece la “sospensione temporanea dal suo ufficio di parroco”.
“Le notizie relative alla vicenda della denuncia per tentata estorsione sporta dal parroco di Succivo a carico di due giovani, residenti nello stesso luogo, e della successiva convalida del fermo di questi ultimi, nonché della particolare situazione che avrebbe fornito l’occasione e la motivazione dell’azione estorsiva, trova questa Diocesi profondamente consapevole della gravità dei fatti e vivamente colpita per il disagio che ne consegue nelle persone coinvolte e nell’intero tessuto sociale ed ecclesiale“, scrive in una nota il vescovo Angelo Spinillo. “Si attende con rispetto – prosegue la nota – che le indagini condotte dalle autorità giudiziarie facciano chiarezza e accertino l’effettiva consistenza dei fatti e delle responsabilità di quanto accaduto. Nel frattempo, e per il tempo che sarà ritenuto necessario, la Diocesi ha disposto di chiedere al sacerdote la sospensione temporanea dal suo ufficio di parroco”.