Mafie

Totò Riina, la figlia e il genero lanciano il caffè ‘Zù Totò’ e cercano fondi online

I familiari del capo dei capi, a pochi giorni dalla sua scomparsa, lanciano su una piattaforma di e-commerce l'iniziativa imprenditoriale in "onore" del boss di Cosa Nostra: "Ci hanno sequestrato tutto senza motivo e stiamo praticamente senza... lasciamo stare, ci rifaremo se ci aiutate"

Cialde di caffè ‘Zù Totò’, un omaggio al boss di Cosa Nostra morto lo scorso 17 novembre. Si trovano on-line e sono state lanciate – secondo quanto riporta l’annuncio – dalla figlia del capo dei capi, Maria Concetta, e dal genero Tony Ciavarello. Lo annunciano loro stessi sulla piattaforma di e-commerce alla quale si appoggiano: il caffè per iniziare, poi arriveranno altri prodotti marchiati con il nome del capo indiscusso della mafia siciliana.

“Facciamo questa prevendita per raccogliere ordini e capitale che servono per avviarci, visto che ci hanno sequestrato tutto senza motivo e stiamo praticamente senza… lasciamo stare, ci rifaremo se ci aiutate”, scrivono Maria Concetta Riina e Tony Ciavarello. “Grazie in anticipo della fiducia, attendiamo numerosi i vostri ordini e poi, il tempo di costituire nuova ditta e vi spediremo quanto pre-ordinato”, concludono allegando l’indirizzo mail al quale è possibile contattarli.

La coppia vive da anni a San Pancrazio Salentino, in provincia di Brindisi, dove risiedono nella piazza principale del paese, al momento indicata anche come la sede della ditta in fase di costituzione. L’omaggio al capo dei capi segue ai giorni di polemiche in concomitanza con la morte di Totò Riina, durante i quali le pagine Facebook dei coniugi sono state inondate da messaggi di condoglianze che il social network ha prima rimosso e poi reinserito scusandosi con entrambi.

I due sono molto attivi sul web, commentando la cronaca e anche i problemi giudiziari della famiglia. Lo scorso 19 luglio, a Ciavarello è stata sequestrata una ditta che produce ammortizzatori per auto all’interno di un’operazione più ampia su beni per 1,5 milioni di euro alla famiglia. Ma oltre ai sigilli su ville e quote societarie, gli investigatori hanno ritrovato poco altro: sui 38 conti bloccati c’erano infatti solo alcune migliaia di euro. Poche settimane prima della scomparsa del suocero, Ciavarello aveva lanciato una petizione on-line chiedendo aiuto per la sua situazione economica, mentre il 1 dicembre è finito agli arresti domiciliari per scontare un residuo di condanna a 6 anni, inflitta per una truffa commessa a Termini Imerese nel 2009.

Adesso il lancio della nuova iniziativa imprenditoriale, sulla quale le autorità hanno già posto la loro attenzione e che sta facendo molto discutere in Rete, scatenando la reazione di Maria Concetta Riina. “Buongiorno – ha scritto sul proprio profilo, ottenendo centinaia di like – Per chi un ci cala abbiamo anche olio extravergine d’oliva d’annata così su fanno scinniri! Antonino, i fa parrari siempri”. Tradotto: “Chi non sopporta l’iniziativa, sappia che abbiamo anche l’olio d’annata, così lo digeriscono. Antonino, li fai sempre arrabbiare”.