“Sistema bancario? Le responsabilità politiche sono ben note e sono in capo al Pd, a quelli che l’hanno gestito. Le responsabilità enormi di quella gente, da Renzi a Boschi, le accerterà, spero, la commissione di inchiesta sulle banche e la magistratura“. Sono le parole del candidato M5S alla presidenza del Consiglio, Luigi Di Maio, ospite di Dimartedì (La7). Il deputato aggiunge: “La politica la deve smettere di mettere le mani, di nominare direttamente o di influenzare i cda delle banche e delle partecipate, perché lì non c’era una persona qualsiasi, ma il padre di uno dei ministri. L’intervento su quelle banche è stato a favore di coloro che governavano le banche e contro i risparmiatori.E quando poi bisognava individuare i responsabili, abbiamo visto che cosa è successo”. E sottolinea: “Nazionalizzare le banche? Se mettiamo i soldi degli italiani, allora le banche diventano degli italiani”. Il conduttore Giovanni Floris scherza poi sul mancato confronto Renzi-Di Maio: “Noi abbiamo fatto fare due palchi per voi e li abbiamo ancora in falegnameria. Anzi, visto che è qui, se ci vuole restituire il dovuto…”. “Quanto vi devo?”, chiede ironicamente Di Maio. “No, alla fine poco, ci accordiamo”, risponde Floris. Alla domanda su un confronto con Renzi, il parlamentare risponde: “Io mi confronterò con tutti i candidati alla presidenza del Consiglio delle altre forze politiche, ma cerchiamo di capire chi sono. A destra c’è uno che non è eleggibile, a sinistra aspettiamo tutti i candidati premier e poi facciamo un unico confronto. Pietro Grasso? Dopo il centrosinistra avrà individuato tutti i leader dei vari partitini, mi riservo di fare una sola valutazione generale: ho l’impressione che sia il secondo di tanti altri, perché il centrosinistra è bravissimo nella scissione dell’atomo”. Poi osserva: “Pongo una domanda: se tu, centrodestra o centrosinistra, hai già governato questo Paese e mi vieni a dire che lo vuoi cambiare, perché non lo hai fatto quando stavi governando in passato?”
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