Un gruppo di militanti di Forza Nuova ha compiuto un blitz sotto la sede di Repubblica a Roma. Alcuni militanti del movimento neofascista sono entrati in azione con il volto coperto da maschere, hanno esposto una bandiera e un cartello con la scritta “Boicotta Repubblica e L’Espresso“. Un paio di fumogeni sono stati lanciati all’indirizzo di dipendenti del giornale che protestavano per la provocazione. Il blitz è avvenuto poco meno di una settimana dopo quello di un gruppo di skinhead a Como nella sede di un’associazione che lavora per i migranti. Le direzioni e la redazione del Fatto Quotidiano hanno espresso la loro solidarietà ai colleghi con una nota. Sul posto è arrivato anche il ministro dell’Interno Marco Minniti. Il comitato di redazione de L’Espresso ha sottolineato il “linguaggio fascista e paramafioso”, e assicurato che il settimanale “non smetterà di informare i lettori su Forza Nuova, così come su ogni altro partito politico italiano” ed ha “espresso preoccupazione per quanto accaduto e per il crescente clima di odio nei confronti di chi prova a fare informazione sull’estremismo di destra”.
La rivendicazione da parte di Forza Nuova è stata quasi immediata. Mentre la polizia interveniva sul posto, il gruppo ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un post nel quale si spiega che il portavoce ha letto una “dichiarazione di guerra” contro il Gruppo L’Espresso e le torce, sostengono, sono state “accese per illuminare la verità contro le menzogne dei pennivendoli di regime”. “Ci siamo presentati così perché oggi rappresentiamo ogni italiano tradito da chi con la penna favorisce Ius soli, invasione e sostituzione etnica – si legge – Il Gruppo De Benedetti, agli ordini di Soros, Renzi e Boldrini, è la voce di chi sta attuando il genocidio del popolo italiano”. Po continuano: “Roma e l’Italia si difendono con l’azione, spalla a spalla, se necessario a calci e pugni. Le chiacchiere dei politicanti o le false opposizioni (vedi destre al soldo di Berlusconi) sono nemiche del popolo quanto, se non di più, la banda Renzi. Oggi è stato solo il primo attacco contro chi diffonde il verbo immigrazionista, serve gli interessi di ong, coop e mafie varie. Da oggi inizia il boicottaggio sistematico e militante contro chi diffonde la sostituzione etnica e l’invasione. Oggi è iniziata la difesa dei patrioti contro il veleno di questi terroristi mascherati da giornalisti. Questi infami sappiano che non gli daremo tregua, li contesteremo ovunque”.
Alla redazione di Repubblica è arrivata la solidarietà del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e dei presidenti di Senato e Camera Pietro Grasso e Laura Boldrini. Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha visitato il giornale ribadendo che “la libertà di stampa è alla base della democrazia”. In un Tweet il segretario del Pd Matteo Renzi ha dichiarato: “Non ci fanno paura. Quel passato non tornerà #avanti”. Poi diversi esponenti dem, di Ap e Forza Italia hanno condannato il gesto. Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato “l’intimidazione fascista” definendola “un atto vigliacco e inaccettabile”. Nette le parole anche dei grillini Roberto Fico e Virginia Raggi. Il parlamentare del M5s ha parlato di “episodio gravissimo” e “inaccettabili intimidazioni”. L’aula del Senato ha “stigmatizzato gli atti gravi” tramite la vicepresidente Linda Lanzillotta nel corso della discussione sul Biotestamento: “Esprimo la mia solidarietà personale e di tutta l’aula ai giornalisti – ha detto – Spero che nessuna forza politica presente in questa aula assecondi questi atti”. Per la Fnsi, il sindacato dei giornalisti, si tratta di un “intollerabile atto squadrista” che rende “ancora più urgente e necessario l’intervento dello Stato”.
La nota di solidarietà delle direzioni e la redazione de il Fatto Quotidiano e de ilfattoquotidiano.it
Le redazioni di Repubblica e de L’Espresso hanno subito oggi un’intimidazione squadristica che non può e non deve passare sotto silenzio. Le manifestazioni di intolleranza nei confronti dei giornalisti offendono la libertà di espressione e con questa il diritto di tutti a essere informati. Le direzioni e la redazione del Fatto quotidiano e de ilfattoquotidiano.it esprimono piena solidarietà ai colleghi di Repubblica e de L’Espresso e confidano nella pronta e ferma risposta della società italiana e delle autorità preposte alla tutela dell’ordine pubblico e dei diritti costituzionali.