“Scalfari preferisce Berlusconi a me? Tutti si sono meravigliati della risposta, ma in Italia l’1% della popolazione possiede il 25% della ricchezza. Questo 1% è una élite che si difende e si protegge. Scalfari sta con quella élite, e la notizia sarebbe stata che votava Di Maio. Quella domanda ha smascherato la messinscena“. Così a Dimartedì (La7) il candidato M5S alla presidenza del Consiglio, Luigi Di Maio, si esprime sulla preferenza del fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari, a favore del Cavaliere. Di Maio, che definisce ‘geniale’ la domanda a suo tempo posta da Giovanni Floris a Scalfari, puntualizza: “Scalfari sta con quell’1% che ha ammazzato la meritocrazia, ha distrutto l’ascensore sociale, ha aumentato le disuguaglianze. Berlusconi? Parlare di lui nel 2017 mi sembra alquanto anacronistico. Io faccio parte di quella parte di Paese ignorata e danneggiata dalla politica per decenni e che ha deciso di entrare nelle istituzioni per provare a cambiarle. Quando quel signore attacca me, attacca una parte di popolazione, che ha tradito e deluso in questi anni”. E aggiunge: “Se dovessimo andare la governo di questo Paese, elimineremmo le leggi. Nei prossimi mesi presenterò un piano di 400 leggi da abolire chestanno rendendo la vita delle imprese degli italiani un inferno. Eliminiamole un po’ e lasciamo le persone libere di vivere e di lavorare”. Floris ricorda il leghista Roberto Calderoli che nel marzo del 2010, quando era ministro della Semplificazione, bruciò un enorme muro di scatoloni composto da oltre 375mila leggi e regolamenti. “Fu una grande operazione di marketing elettorale“, commenta Di Maio. “Lei lo votava all’epoca?”, chiede il giornalista. “No, per carità” – risponde, sorridendo, il parlamentare – “Io poi sono di Napoli, ma le pare che votassi Lega Nord?”
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