Dal Cremlino è arrivato l’annuncio ufficiale: Vladimir Putin si candida alle elezioni presidenziali del 2018. Se dovesse vincere, l’attuale presidente della Russia sarebbe al suo quarto mandato al Cremlino. Putin ha scelto di dare la notizia davanti a un pubblico di operai di una fabbrica di automobili della città di Niznij Novgorod: “Presenterò la mia candidatura come presidente della Federazione russa”, ha dichiarato.
La sua volontà di ricandidarsi era nell’aria da tempo ma il leader russo ha sciolto la riserva solo nel pomeriggio, dopo che questa mattina aveva chiesto a migliaia di persone riunite per la consegna di un premio per il volontariato in un palasport di Mosca: “Se prenderò questa decisione, voi e le persone vicine a voi nello spirito sosterrete questa decisione?”. In risposta aveva ottenuto il coro di “sì” delle migliaia di presenti. “Capisco – ha proseguito Putin – che questa decisione deve essere presa a breve e sarà presa nel prossimo futuro. E prendendola certamente terrò conto della discussione di oggi e della vostra reazione. Vi ringrazio”. Poi a sorpresa, nel pomeriggio, è arrivato l’annuncio ufficiale: “Non potevo trovare un posto e un momento migliori – ha detto il capo del Cremlino in un incontro con i veterani e i dipendenti della fabbrica di auto Gaz – grazie per il vostro sostegno. Correrò per le presidenziali”.
Gesti che confermano l’intenzione di Putin di descriversi come il presidente del popolo, in vista di elezioni in cui si prevede una bassa affluenza alle urne. “Solo il desiderio di rendere la vita delle persone di questo paese migliore e il nostro paese più forte, meglio protetto e in grado di guardare al futuro possono esserne la spinta. Tali obiettivi possono essere raggiunti a una sola condizione, il sostegno e la fiducia della gente“, ha affermato il presidente nel suo discorso al palasport di Mosca, preannunciando quelli che saranno i temi chiave della sua campagna elettorale. Se dovesse vincere resterebbe in carica fino al 2024. Putin è al potere praticamente da diciassette anni: eletto per la prima volta nel 2000, dopo due mandati nel 2008 aveva lasciato, di facciata, la presidenza a Dmitry Medvedev affinché facesse la riforma costituzionale che gli ha consentito di avere il terzo mandato e la sua estensione a sei anni.
Davanti alla platea dei lavoratori, Putin ha fatto anche un ‘mea culpa‘ commentando la squalifica della Federazione sportiva del suo Paese per le prossime Olimpiadi invernali del 2018: “La Russia è in parte colpevole – ha ammesso – ma ciò è stato sfruttato in modo disonesto per applicare il principio della responsabilità collettiva. In primo luogo devo comunque dire subito che in parte è colpa nostra perché abbiamo creato un pretesto per la squalifica. Ma credo anche che quel pretesto non è stato usato nel modo più leale possibile. Nessun sistema legale in nessun luogo del mondo stabilisce la responsabilità collettiva”.
Finora, hanno annunciato la loro candidatura alle presidenziali del prossimo anno, fra gli altri, la giornalista Ksenya Sobchak, una 36enne ex celebrità televisiva, e il garante del Cremlino per gli imprenditori, l’esponente dell’ala liberale dell’establishment russo, Boris Titov. Le elezioni del prossimo anno sono state convocate il 18 marzo, lo stesso giorno in cui cade l’anniversario della firma dell’annessione della Crimea alla Russia nel 2014.