L'iniziativa di Antonio Piolanti e Marco Pesaresi, proprietari della Lasersoft che da 30 anni si occupa di software gestionali per alberghi, ristoranti e negozi. "E non è la prima volta: già nel 2008 andammo una settimana a Dubai"
“Se l’azienda ogni anno cresce, il merito è soprattutto di chi ci lavora”. E così Antonio Piolanti, 52 anni, imprenditore, titolare della Lasersoft, che a Rimini da quasi 30 anni si occupa di software gestionali per alberghi, ristoranti e negozi, ha deciso di premiare i suoi dipendenti. Non con i soliti cestini con panettone e spumante, ma con una vacanza premio ai Caraibi.
Nulla di eccezionale, secondo Piolanti. “Se l’azienda ogni anno cresce, il merito è soprattutto di chi ci lavora”, cioè una trentina di persone. “In un settore come il nostro – continua – investire sul capitale umano è fondamentale, qui sono ancora le persone a fare la differenza. Dalla programmazione all’assistenza dei clienti. Certo se la ditta fosse in crisi, e avessimo altri problemi, probabilmente lo sforzo sarebbe quello di preservare i posti di lavoro. Ma le cose vanno bene, siamo in salute e ogni anno assumiamo almeno due giovani in più. Quindi perché non riconoscere il merito di chi ha reso possibile tutto questo?”.
Come una squadra. “Forse il termine famiglia è eccessivo, ma abbiamo creato un gruppo solido, affiatato. C’è gente che è con noi da oltre vent’anni. Se stai bene sul lavoro, rendi molto di più. Ognuno è consapevole che il proprio compito determina anche il carico dell’altro, quindi c’è maggiore attenzione. Tra loro sono amici, alcuni si vedono anche fuori. Io stesso passo più tempo in azienda che a casa con la famiglia, quindi la qualità della vita, anche al lavoro, è fondamentale”.
La partenza è fissata per il 4 gennaio. In pullman da Rimini, tutti insieme, poi in volo da Malpensa. “Se ci sarò anche io? Ma certamente. Io e il mio socio, Marco Pesaresi, siamo parte della squadra. Il nostro è un lavoro stressante, un po’ di relax al mare è l’ideale”. Vietato parlare di lavoro? “Non lo so, ci proveremo. Ma chi è appassionato di informatica è un po’ nerd, lavoriamo per passione ancor prima che per i soldi. Siamo fortunati, ci divertiamo, così è tutto più facile”.