Non sarà Massimo D’Alema a comandare in Liberi e Uguali e l’obiettivo è “allargare“, aprendo a una coalizione con il Pd dopo il voto. Pietro Grasso traccia le linee programmatiche della formazione che si appresta a guidare da leader nella campagna elettorale per le politiche 2018.
“E’ una vita che ho posizioni di guida – scandisce il presidente del Senato ospite di Che tempo che fa, su Rai 1 – ho guidato magistrati, processi, credo che posso guidare una formazione politica. Sono abituato a discutere e poi prendere decisioni. Se ne accorgeranno tutti”, spiega la seconda carica dello Stato parlando di chi pensa come Matteo Renzi che a comandare in Leu sia D’Alema.
Da una parte il Partito Democratico, che gli ultimi sondaggi danno oltre il 20%: dall’altra Liberi e Uguali Mdp, che le rilevazioni non vedono superare il 7%. Questo il contesto angusto in cui la nave dei fuoriusciti del Pd Bersani, Speranza e D’Alema sembra doversi muovere: “Ho una visione più ampia che quella di guidare una ridotta di sinistra. Penso a una ricostruzione della sinistra e quindi del Paese”, ha specificato Grasso. E dal punto di vista strategico “il mio obiettivo è allargare, nessuna preclusione verso il Pd dopo il voto”.
E al segretario dem che non ha usato parole tenere paragonando il suo addio al Pd al presunto “tradimento” di Gianfranco Fini nei confronti di Berlusconi, Grasso replica: “A Renzi faccio i migliori auguri, ho rispetto per lui. In campagna elettorale manterremo un certo stile, senza attacchi. Ma io non ho passato politico, guardo al futuro. Lui ha finito la fase zen, ma forse ha un futuro poco roseo… ma continueremo ad avere rispetto per le persone”.
In trasmissione Grasso ha presentato anche il simbolo di Liberi e Uguali: “Non volevo nome nel simbolo, ma mi hanno detto che è come il braccialetto che si mette al polso dei neonati”, ha detto. “E’ amaranto che indica protezione. Poi – ha aggiunto – ci sono alcune foglioline, a forma di E, che indicano le donne presenti nel nostro movimento e il ruolo che svolgono nel Paese”.