“Riace non si è limitata a fare l’ordinario. Le 35 euro che vengono a Riace sono uguali a quelli che vengono a Torino, a Milano. Tutti gli sprar hanno lo stesso budget. Praticamente voi state mettendo sotto inchiesta chi si preoccupa non solo di fare l’accoglienza ordinaria ma anche la straordinaria”. Il sindaco Mimmo Lucano difende il suo modello e lo fa ancora di più da quando la Procura di Locri e la guardia di finanza lo hanno messo sotto indagine.
Domenica sera, in occasione della presentazione del libro “Mimì Capatosta”, scritto da Tiziana Barillà, dal palco del “Dopo lavoro ferroviario” il sindaco Lucano è andato a ruota libera e non le ha mandate a dire a tutti quelli che in questi mesi lo hanno contestato e a chi, invece di ringraziarlo, non lo ha difeso.
“Sono elementi di contestazione che rifarei ugualmente un’altra volta – dice il sindaco del paesino della Locride -. Il rapporto con la Prefettura rimane pieno di ombre. Poi il prefetto può fare quello che vuole, può anche commissariare il comune. Sono stato a Roma a parlare con il ministro Minniti di cui non condivido quello che ha fatto. Lo dico chiaro: padre Alex Zanotelli mi ha detto che quello che è avvenuto in Libia è il nuovo olocausto”.
E sulla Lega? “Che partito sarebbe se non ci fossero i migranti? – si domanda Lucano – Niente. Salvini in testa, ha un pregiudizio. Cosa gli ha fatto un ragazzo nero o una persona araba? Penso che ha un disturbo del comportamento”.