“Ne dovevo ammazzare di più”. Sono queste parole in preda a un delirio e forse l’alcol che hanno convinto la procura di Sondrio a contestare a Michele Bordoni, il 27enne che sabato scorso in auto ha travolto e ferito alcuni visitatori del mercatino di Natale a Sondrio, la strage. Un’ipotesi che si aggunge alla resistenza e lesioni aggravate nei confronti di un agente. Il procuratore di Sondrio Claudio Gittardi e il pm Stefano Latorre, chiederanno al gip la convalida dell’arresto del giovane e il carcere. L’ipotesi di strage è stata riformulata dopo la ricostruzione dell’accaduto da cui è emerso che il giovane avrebbe voluto uccidere “indifferentemente una pluralità di persone”.

Il 27enne, finito prima in ospedale e da ieri in cella, era stato piantonato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale del capoluogo valtellinese, in attesa che i medici dessero il via libera per il suo trasferimento in carcere. Quattro le persone ferite con la sua Toyota Yaris: la più grave, una donna di 44 anni della provincia di Bergamo, è in Rianimazione e le sue condizioni sono definite stazionarie. Non sarebbe in pericolo di vita. Ferito anche un bambino che giocava sulla pista di pattinaggio: il piccolo, nell’assistere alla scena, è caduto sulla pista, subendo uno choc per lo spavento, motivo per il quale era stato necessario il suo ricovero.

Gli investigatori della Squadra Mobile sono al lavoro per chiarire il movente e capire se realmente il giovane, che ha agito sotto l’effetto di alcol e cannabinoidi, che ha pronunciato quelle frasi sconnesse e deliranti al momento dell’arresto operato dagli agenti delle Volanti, si sia dichiarato dispiaciuto del fatto di “aver travolto solo quattro persone e non di più come avrei voluto”. Il giovane da qualche tempo seguito per disturbi di natura psichica, nati sul posto di lavoro che svolgeva, in prevalenza, in solitudine in un luogo in montagna. Prima dell’episodio in piazza Garibaldi a Sondrio, poco prima, avrebbe cercato di investire altre persone in un paese della vicina Val Malenco. Inizialmente, vista anche la ricorrenza dell’anniversario dei fatti di Berlino di un anno fa (quando Anis Amri con un tir si scagliò contro il mercatino uccidendo 12 persone), si è temuto si trattasse di un atto terroristico. L’arrestato si è schiantato con l’auto contro un palo della luce, nella vicina via Caimi, cercando quindi di fuggire a piedi. Ma è stato subito bloccato da alcuni passanti e consegnato agli agenti delle Volanti.

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