Qualche anno fa parlai su queste pagine del documentario Green, che drammaticamente denunciava i danni prodotti nel Sud-Est asiatico dalla coltivazione dell’olio di palma. A dimostrazione di ciò, esso mostrava le terribili immagini di un orango recuperato nel deserto della deforestazione e poi purtroppo morto dopo una lunga agonia. Adesso ritorno su quell’argomento, sempre per via di un film che uscirà il prossimo anno, voluto da Alessandro Nicoletti con Francesco Menghini alla regia.
Alessandro Nicoletti è un biologo che ama viaggiare. Dopo aver vissuto in Australia, si è spostato a Sumatra e nel Borneo, dove, da un lato è rimasto affascinato dalla biodiversità che ancora regna in quelle isole, dall’altro terrorizzato dall’avanzata della distruzione della foresta pluviale, habitat naturale di tante specie, vegetali ed animali, ma in particolare dell’orango. Sia nel Borneo che a Sumatra, l’orango è considerato dall’Iucn in pericolo di estinzione. Nel Borneo la specie locale è ridotta a un terzo di quella che era negli anni Settanta. A Sumatra, della specie locale pare sopravvivano solo seimila esemplari (dati Wwf).
Del resto, in Borneo la deforestazione ha distrutto circa il 50% del manto forestale, a Sumatra solo da gennaio 2015 ad aprile 2017 sono andati distrutti 22.000 ettari di foresta. Come già denunciato da Green, la causa della deforestazione è per buona parte causata da quell’olio di palma, così ambito dall’industria alimentare di tutto il mondo. Quell’olio di palma ricavato da una specie vegetale che è originaria non dell’Asia ma dell’Africa e che dopo il ciclo produttivo di 25 anni lascia dietro di sé un deserto ecologico dove non crescerà più nulla a differenza di altre coltivazioni come la palma da cocco ad esempio.
Il film di Nicoletti e Menghini si intitolerà Men of the Forest, sarà quasi certamente presentato al wildlife film festival di Bristol il prossimo settembre, e sarà un film sulla conservazione con lo scopo di sensibilizzare l’umanità nei confronti degli oranghi, i nostri cugini della foresta. In rete il progetto con la partenza della raccolta fondi per realizzare il film stesso e contribuire alla riforestazione del Borneo.