Lunedì il 'Kentucky Center for Investigative Reporting' aveva reso nota la denuncia di una donna che lo accusava di averla violentata nel 2013. All’epoca la polizia aveva indagato, senza poi presentare accuse formali. Martedì Johnson aveva definito le accuse "totalmente false" e parte di una strategia per screditare il Gop
Dan Johnson, parlamentare repubblicano del Kentucky, si tolto la vita dopo le accuse di aver violentato una donna nel seminterrato di casa sua nel 2013. Lo sceriffo della contea di Bullitt, Donnie Tinnell, ha riferito che l’uomo si è sparato su un ponte. Lunedì il Kentucky Center for Investigative Reporting aveva reso nota la denuncia della donna. All’epoca la polizia aveva indagato, senza poi presentare accuse formali. Lunedì il caso era stato riaperto sulla scia degli scandali sessuali che hanno travolto altri 4 deputati della sua legislatura. Martedì Johnson aveva definito le accuse “totalmente false” e parte di una strategia per screditare il Grand Old Party, citando il caso di Roy Moore, il candidato repubblicano sconfitto in Alabama nelle elezioni suppletive del 13 dicembre accusato di aver molestato alcune minorenni.
L’uomo, un pastore evangelico, è stato ritrovato morto accanto alla sua auto nella notte tra ieri e oggi nella zona del Mount Washington. Gli inquirenti, come riportano i media americani, non hanno dubbi si sia trattato di suicidio: il 57enne si è ucciso con un unico colpo di pistola. L’autopsia è prevista in mattinata. Johnson era stato eletto nel parlamento locale nel 2016, nell’ondata di vittorie repubblicane che ha portato il Gop a controllare la Camera dei rappresentanti del Kentucky per la prima volta in quasi 100 anni: Johnson aveva vinto nonostante i leader repubblicani gli avessero chiesto di abbandonare la corsa dopo che i media locali avevano rivelato alcuni dei suoi post su Facebook in cui paragonava Barack e Michelle Obama alle scimmie.