Politica

Sicurezza, Salvini: “Berlusconi? Nessun tavolo con chi protegge gli stupratori”

Dopo il voto contrario dei forzisti in commissione Giustizia al Senato all’iter veloce per la legge Molteni che nega sconti di pena per reati gravissimi, il leader della Lega risponde picche al Cavaliere che proponeva un incontro per trovare un chiarimento

Il Cavaliere tende la mano, il leader della Lega si rifiuta di stringerla. Non si placano le acque tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini: “Stiamo ricevendo centinaia di telefonate, messaggi, mail di donne e uomini arrabbiati e delusi per l’incredibile scelta di Forza Italia di proteggere stupratori e assassini – ha detto il segretario del Carroccio, dopo il voto contrario dei forzisti in commissione Giustizia al Senato all’iter veloce per la legge Molteni che nega sconti di pena per reati gravissimi – per quanto ci riguarda, sospendiamo le nostre previste partecipazioni a tavoli e incontri con Fi e Berlusconi finché non ci sarà un chiarimento ufficiale“. Mercoledì sera l’ex premier non mostrava segni di preoccupazione di fronte alle rimostranze di Salvini che aveva chiesto spiegazioni, spiegando che “i capricci” del leader della Lega sono “sopravvalutati. Salvini quando si siede ad un tavolo è una persona ragionevole, con lui – è la convinzione del leader Fi – governeremo insieme in modo serio”.

Video di Alberto Sofia

Matteo Renzi sceglie Facebook per sottolineare i litigi in casa degli avversari: “Oggi sui quotidiani ci sono tante polemiche interne ai partiti. Vi direte: e dove è la novità? La novità è che per una volta non è colpa del Pd o del centrosinistra – scrive il segretario del Pd – oggi infatti litigano quelli di destra, Berlusconi e Salvini. Dov’è la differenza? Che alla fine della rissa verbale, il centrodestra si presenterà unito. Cioè litigheranno prima, durante e soprattutto dopo, ma il giorno delle elezioni fingeranno di stare insieme per racimolare qualche seggio in più. Tutto legittimo, sia chiaro: ma si tratta di ipocrisia che tutti sanno e tutti fingono di non vedere”. Il leader Pd prosegue: “Solo in Italia del resto chi aderisce al Partito Popolare Europeo fa accordi con i populisti amici della Le Pen nel silenzio dei commentatori che fino a qualche mese fa ci parlavano di Europa, Europa, Europa”.

Dopo la frizione Berlusconi-Salvini “siamo ancora più vicini al governo, ancora piu vicini – commenta Luigi Di Maio – io l’avevo detto, il centrodestra è una coalizione che non esiste. Lì dentro ci sono forze politiche che vogliono stare con la Merkel e forze che non vogliono stare con la Merkel. Litigano un giorno sì un giorno no”, sottolinea. “Io dico agli italiani: da una parte abbiamo il centrodestra che è sfaldato, dall’altra un centrosinistra sfaldato. Berlusconi e Renzi flirtano. Anche ieri sera Berlusconi ha detto che vorrebbe di nuovo Gentiloni al governo. Ci sono due opportunità: votare per loro e continuare con questo caos e non far cambiare niente oppure votare per noi e garantire stabilità a questo Paese di cambiare veramente”, conclude Di Maio.