Non è detta l’ultima parola sul taglio dei vitalizi. Dopo che è stata eliminata la possibilità di inserirlo nella legge di bilancio, il disegno di legge Richetti potrebbe tornare nel calendario dei lavori del Senato, dal quale per il momento è stato accantonato dopo la conferenza dei capigruppo. I Cinquestelle hanno depositato un’istanza per l’esame in via d’urgenza del testo. “La richiesta dovrebbe essere votata oggi in Aula del Senato – dice il capogruppo M5s al Senato Giovanni Endrizzi – E’ l’ultima occasione per per ripristinare giustizia, equità e dignità e il nostro regalo di Natale per gli Italiani. Sempre che qualcuno non abbia il coraggio di portarlo via da sotto l’albero”.
Il problema è che la calendarizzazione (mancata) del ddl sui vitalizi è stata già discussa e anche votata sia dalla conferenza dei capigruppo sia dalla stessa Aula del Senato, proprio con il contributo dello stesso M5s. In quel momento, per Pd e M5s, la priorità era infatti discutere il biotestamento, approvato poi dall’assemblea di Palazzo Madama. Così un voto urgente in Aula, subito oggi, non è stato possibile. “I vitalizi – ha spiegato il presidente Piero Grasso – sono già stati oggetto di deliberazione e la proposta di metterli all’ordine del giorno dell’Aula è stata respinta dall’assemblea il 5 dicembre scorso in occasione dell’esame delle proposte di modifica al calendario, perciò in base ai precedenti le richieste avanzate oggi sono inammissibili“.
Una spiegazione che non convince Endrizzi: “Ancora una volta i partiti, il Pd, Grasso e compagnia bella, tutti uniti per opporsi alla nostra richiesta di calendarizzazione urgente – dice il capogruppo Cinquestelle in una nota congiunta con Vito Crimi – Sono scandalosi. Sono solo bravi a parlare e a far finta di stare dalla parte dei cittadini. Poi, invece, alla prova dei fatti, quando davvero devono decidere e si vedono con le spalle al muro, alzano muri e barricate e se ne fregano dei cittadini. Sono solo dei codardi buffoncelli. Almeno avessero il coraggio di dire che non vogliono rinunciare ad alcun privilegio”.
Un’alternativa, però, c’è. Grasso ha assicurato che la fissazione della discussione della legge sul taglio dei vitalizi e sullo ius soli (per il momento in coda all’ordine dei lavori) sarà discussa la prossima settimana. “Per trattare gli argomenti posti all’attenzione dell’Aula – ha affermato Grasso in Aula – sono Convocate sin d’ora sia la capigruppo, a conclusione della riforma del regolamento che inizierà martedì prossimo alle ore 12, sia il consiglio di presidenza mercoledì alle ore 14. Lo ha detto. Lì si potranno trattare queste richieste e questi argomenti”.
Grasso nella sua replica inserisce anche la legge di cittadinanza che la conferenza dei capigruppo aveva messo a uno degli ultimi posti del programma di lavori. E il presidente del Senato spiega perché: “C’è ancora un margine di speranza per approvare il provvedimento sullo ius soli”. E’ un provvedimento “che ho sempre difeso” aggiunge, “difeso e portato avanti, sono andato anche a Lampedusa più volte”. Lo ius soli nel programma di Liberi e Uguali? “Spero non ci sia nel programma di LeU, la speranza di approvarlo c’è sempre”. “La mia è una posizione coerente, certo – ha ammesso – ci sono 50mila emendamenti, è complicato”. Tanto più che, a differenza del biotestamento, in questo caso il M5s è contrario (anche se formalmente la posizione è di astensione).
Tutto questo avverrà dopo il voto sulla riforma del regolamento che in giunta era passato all’unanimità. “La riforma del Regolamento ha visto collaborare positivamente le diverse forze politiche, che hanno all’unanimità dato mandato al relatore per la discussione in Aula – ha concluso sul punto Grasso – La prossima settimana ci vedrà impegnati nella valutazione degli emendamenti presentati, con l’obiettivo di arrivare ad un risultato condiviso e nell’interesse di tutti”.