Introdotto dalla Legge di Bilancio 2017 e prorogato anche per il prossimo anno, fino ad oggi, il bonus mamme poteva esser richiesto soltanto dalle donne straniere con permesso di soggiorno di lunga durata
Da sabato 16 dicembre tutte le donne in gravidanza all’ottavo mese, anche se extracomunitarie prive del permesso di soggiorno di lungo periodo, potranno richiedere il bonus mamma, l’assegno una tantum di 800 euro. È arrivata infatti la nota informativa dell’Inps che attua l‘ordinanza del Tribunale di Milano che impone di dare il premio alle mamme straniere che hanno avuto un figlio nel 2017 in possesso di qualsiasi permesso di soggiorno.
“L’Inps ha già interessato i ministeri vigilanti e la Presidenza del Consiglio dei ministri e sta predisponendo i necessari interventi sulle procedure online”, si legge sul sito dell’Istituto. “Con ordinanza 12 dicembre 2017, n. 6019 – prosegue la nota – il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso di Apn, Asgi e Fondazione Giulio Piccini avverso le circolari Inps in materia di premio alla nascita, per aver limitato l’accesso al beneficio economico ad alcune categorie di donne straniere e precisamente alle sole donne titolari della carta di soggiorno o carta di soggiorno permanente. Il Tribunale – prosegue la precisazione – ha conseguentemente ordinato all’Inps di estendere il beneficio in questione a tutte le future madri regolarmente presenti in Italia che ne facciano domanda e che si trovino nelle condizioni previste dall’articolo 1, comma 353, legge 11 dicembre 2016, n. 232″.
Dopo il pronunciamento del Tribunale di Bergamo, anche quello di Milano aveva ordinato infatti all’Istituto di previdenza di estendere il premio a tutte le mamme straniere regolarmente soggiornanti in Italia e non solo ad alcune categorie. Introdotto dalla Legge di Bilancio 2017 e prorogato anche per il prossimo anno, fino ad oggi, il bonus mamme poteva esser richiesto soltanto dalle donne straniere con permesso di soggiorno di lunga durata. L’Istituto infatti, lo erogava seguendo le indicazioni dei ministeri vigilanti, con le indicazioni della legge di Stabilità 190/2014 anche se “aveva fatto presenti queste restrizioni e da alcuni mesi aveva chiesto ai ministeri di valutare la possibilità di cambiare orientamento e fornire indicazioni per estendere la copertura prevista per i soggiornanti di lungo periodo anche agli altri possessori di permesso”.