Attualità

Chi è, davvero, Chiara Ferragni?

Controcorrente, provocatrice, cinica fino all'eccesso, Martina Dell'Ombra è diventata un caso mediatico nel 2015, quando le sue opinioni certamente non convenzionali hanno cominciato a diffondersi a macchia d'olio sui social network. Quella di Martina con FQMagazine è una collaborazione ad alto tasso di corrosivo e disturbante sarcasmo

di Martina Dell'Ombra

Vi siete chiesti, per anni, che lavoro facesse Chiara Ferragni. Ve lo siete chiesti la mattina presto, in bagno, mentre, sulla tazza, guardavate le sue foto perfette riflettendo sulla vostra inadeguatezza alla vita. Ve lo siete chiesti ogni volta che, mentre cercavate un articolo esaustivo sull’ultima finanziaria, trovavate soltanto i dati di bilancio del conto di Fedez dopo averle regalato l’anello. E ve lo siete chiesto anche a cena, consumando ciò che rimaneva del vostro fegato, quando l’amica trendsetter vi ha informati che la biondina slavata che assomiglia tanto alla vostra compagna di liceo nel ’93, fattura circa 10 milioni di dollari all’anno.

Il problema è che vi siete sempre posti la domanda sbagliata, ovvero quale lavoro faccia esattamente, la milionaria regina dei social. Quello che però non vi siete mai chiesti, anche se avreste dovuto farlo, è: chi è, davvero, Chiara Ferragni. Se analizzate la sua ascesa, la sua personalità, la sua comunicazione, la sua mole di riscontri interplanetari otterrete un’unica e sola risposta: Chiara Ferragni è il più grande politico di tutti i tempi.

Ecco perché:

– SI E’ FATTA DA SOLA
Chiara è un’imprenditrice che si è fatta da sola: come una moderna Berlusconi, con meno lifting e più altezza, Chiara incarna perfettamente il self made man anni ’80 ma in versione femminile e più glamour. Ha avuto un piccolo aiuto iniziale, come tutti, ma parte con un capello riccio crespo di provincia, irrompe con la convinzione della perfetta sconosciuta, e inventa un mercato prendendone il monopolio, in modi del tutto sconosciuti ai più. Certo, non è escluso che tra qualche anno salterà fuori una strana collusione tra Chiara e gli ambienti loschi della lobby dell’illuminante per gli zigomi, ma in quel caso sarà la magistratura a dover far luce sulla vicenda. E sappiamo quanto la magistratura sia faccia facilmente condizionare dai like su Instagram.

– E’ UNA PALADINA DELLA LIBERTA’

Grazie al grande coraggio di attuare la sempre sacra regola del “chi cazzo se ne frega” Chiara è diventata la paladina internazionale dei diritti civili: esponendo con fierezza i propri piedi ha fatto più lei, in un post, contro il body shaming, che venti anni di campagne sociali con modelle in sovrappeso. Ha spostato il concetto del “non te lo puoi permettere” ad un livello più alto ed inesplorato, ovvero il “Non te lo puoi permettere… a meno che tu non sia Chiara Ferragni”. Anche qui, le similitudini con Berlusconi, sono evidenti.

– E’ UN MANIFESTO VIVENTE

Chiara, suo malgrado, è un manifesto elettorale vivente, capace di convertire le masse più ampie anche nelle battaglie più difficili. Infatti, la sua mossa di rimanere incinta di Fedez, è stata in assoluto la migliore strategia pro-natalità mai attuata in Italia, e, forse, nel mondo. Batte la comunicazione della Lorenzin 1 milione a 0, e porterà, in maniera più efficace di qualunque istituzione o religione esistente, centinaia di coppie a riprodursi in maniera inconsulta, risolvendo così definitivamente il problema delle nascite e generando un piccolo esercito di giovani disoccupati disperati pronti, tra una ventina d’anni, ad andare a lavorare gratuitamente per la “Chiara Ferragni Holding” che a quel punto vanterà circa 50.000 sedi sparse in tutto il mondo. Più efficace consumismo, e con meno controindicazioni.

– LA ODIANO TUTTI

I follower di Chiara si dividono in due categorie: chi la odia e chi la invidia. Ma anche chi la invidia, in fondo, la odia, per una sommatoria di odio complessivo che supera anche l’astio dei lettori del Fatto nei confronti di Fabio Fazio. In realtà è proprio quest’ultimo elemento che rende Chiara un politico a tutti gli effetti. Prima di lei il sopracitato Silvio aveva già ampiamente dimostrato che si può essere la persona più odiata in Italia e, contestualmente, anzi, conseguenzialmente, la più votata. Ma mentre la fama di Silvio ha sempre primeggiato quasi nel nostro Paese, limitandosi, oltreoceano, a materializzarsi in sporadiche barzellette su corna, bunga bunga e mafia mafia, Chiara è riuscita a superare anche l’astro più importante del nostro firmamento consacrandosi come Influencer a livello mondiale. Insomma Chiara se la batte solo con Donald Trump. Con il presidente USA condivide lo stesso biondo, lo stesso occhio azzurro, il medesimo carisma e, con le dovute proporzioni e differenze di età, lo stesso impero. Si sono entrambi fatti da soli, arricchiti senza ritegno, sono sulla bocca di tutti, hanno dei difetti fisici che non si vergognano di mostrare con fierezza al mondo e vantano con orgoglio partner meno brillanti ma altrettanto famosi. Ma c’è una cosa che Chiara ha e che Donald, evidentemente, non avrà mai: un ottimo hair stylist. E’ quindi così che la Ferragni si conferma il più grande politico di tutti i tempi e, completando la frase di James Freeman Clarke, che diceva “Un politico pensa alle prossime elezioni; uno statista pensa alla prossima generazione”, io dico: “Chiara pensa solo a ciò che conta: il prossimo outfit”.

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