Boschi? Io non la ricandiderei assolutamente, ma non perché penso che sia colpevole nella vicenda Etruria, ma perché certamente non porterebbe un voto al Pd. Boschi si dimetta, quereli chi vuole, come Travaglio, e chiarisca. Poi può tornare in politica”. Così a Otto e Mezzo (La7) il filosofo Massimo Cacciari si pronuncia sul caso Boschi-Etruria. Non è d’accordo il giornalista del Corriere della Sera, Beppe Severgnini, che critica anche il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio: “Il Pd pagherebbe un prezzo troppo alto se molla la Boschi e la scarica. Ho visto il confronto tra Boschi e Travaglio, un collega in gamba che stimo. Però parlava come se questa qua avesse fatto una rapina a mano armata in un asilo“. Sul paragone Maria Elena Boschi-Mario Chiesa, sfoderato dal deputato M5S, Luigi Di Maio, Cacciari osserva: “Siamo alla follia e al delirio, come il caso di quell’altro (Michele Emiliano, ndr) che ha definito il cantiere Tap di Melendugno ad Auschwitz. Ormai parlano in libertà tutti. Sono cose su ci sarebbe da ridere, se non fossero leggermente tragiche, perché una battaglia politica che si consuma con questo linguaggio denota che siamo ormai diventati semi-barbari”. L’ex sindaco di Venezia esclude assolutamente l’ipotesi di eccessivo accanimento nei riguardi della Boschi, perché è una donna, come lei stessa ha denunciato nella trasmissione. Severgnini, invece, concorda con l’ex ministra e aggiunge: “Io sono convinto che ci sia stato un carico extra di cattiveria perché è una donna giovane e molto bella. La Boschi paga anche un’aria da primina della classe e la mancanza di umiltà e di autoironia”. Cacciari rincara: “Un po’ di senso dell’ironia farebbe bene a tutto lo staff ‘renzino’. Questo gruppo dirigente di Renzi perde sistematicamente tutte le elezioni a casa propria: la Boschi ad Arezzo, quella (Debora Serracchiani, ndr) perde a Trieste, Orlando perde a La Spezia. Vi immaginate Andreotti che perdeva a Frosinone? Non hanno radicamento, non hanno terra sotto i piedi. Ma poi quella di Trieste ha ironia? Orfini è pieno di senso di humour?”. Severgnini difende Serracchiani: “La conosco abbastanza bene, mi sembra una giovane donna ironica e in gamba. A me non dispiace”. “Ironica”, mormora, scettico, Cacciari, che poi risponde sul suo voto futuro. “Continuare a votare il Pd?” – chiosa – “Devo deciderlo, devo pensarci bene questa volta. Basta. Sono stufo di votare il meno peggio

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