“Io sono qua per il programma e mi occuperò di questo tema, grazie”. Pietro Grasso, leader di Liberi e Uguali e Presidente del Senato, intervenuto all’Hotel Quirinale, dove si stanno svolgendo i tavoli tematici per il programma di Liberi e Uguali, non commenta il caso Boschi, riesploso dopo le rivelazioni di Vegas e di Consoli in Commissione banche. Lo fanno Miguel Gotor e Alfredo D’Attorre. Per il Senatore Gotor: “Il Pd ha detto che il Maria Elena Boschi ha chiarito? Questo non ci convince perché c’è un conflitto d’interesse oggettivo, che avrebbe dovuto consigliare alla Boschi maggiore prudenza. Non è attaccata alla poltrona? E’ proprio imbullonata. Sarebbe stato politicamente utile al centrosinistra italiano, dopo il 4 dicembre, stante il conflitto d’interessi tra la Banca Etruria e la sua situazione personale e famigliare, se avesse fatto un passo indietro. Evidentemente non ha potuto farlo, perché credo – sostiene Gotor – che da membro del governo Gentiloni, avrebbe potuto difendersi in maniera più potente. Invece questo si sta trasformando per lei e per il Pd in un boomerang con la commissione Banche che si sta diventando la Commissione Boschi e a questo proposito sarebbe molto utile che il sottosegretario venisse in Commissione Banche ad esprimere il suo punto di vista. Qui non è questione di stenografico, di verbi e avverbi, il punto è che il conflitto d’interesse è un nodo e una questione che troviamo nel cuore del Partito Democratico a trazione renziana. E’ un problema grande come una casa”.
“Non c’è da parte nostra nessuna ostilità nei confronti della Boschi – afferma Alfredo D’Attorre – il problema è il suo macroscopico conflitto d’interesse che avrebbe dovuto portare a dimettersi già da molto tempo. Quello che è più rilevante è la decisione di Partito Democratico, a partire da Gentiloni che dicono ‘ha chiarito e sarà ricandidata‘ dimostrando una scelta in continuità totale con gli ultimi quattro anni e che dimostra che chi si candida in alleanza con Il Pd non sosterrà una inesistente discontinuità di Gentiloni, ma si candida per rilanciare il ‘Giglio magico’ Renzi, Boschi Lotti, che rappresentano il nucleo di comando inscalfibile dei dem”.