In questo senso le parole dei commissari guidati da Rosy Bindi e da Marco di Lello sono nette. “Le numerose vicende richiamate nella relazione e i procedimenti penali ad esse connesse indicano come il crimine organizzato sia in grado di cogliere nel calcio e nelle attività collegate importanti opportunità, al fine di ampliare il panorama già vasto dei propri traffici illeciti, aprire nuovi canali per il riciclaggio dei capitali di illecita provenienza e, non ultimo, per perseguire strategie di acquisizione o consolidamento del consenso sociale in più o meno ampi segmenti della popolazione rappresentati dalla tifoseria della squadra di calcio oggetto di attenzione di una determinata consorteria criminale”, scrive l’Antimafia. Secondo cui, come raccontano fonti di polizia, alcune tifoserie sono formate “dal 30% di persone pregiudicate”: in pratica un tifoso su tre. “I gruppi ultras – si legge nella relazione – sono costituiti, spesso, da soggetti con gravi precedenti penali o, comunque, con storie personali contraddistinte da comportamenti aggressivi e antisociali, pronti a dare luogo a violenze, fuori dello stadio o sugli spalti, contro la tifoseria avversaria o contro le forze dell’ordine”. Ma non solo. Perché, secondo il numero uno della polizia Franco Gabrielli, “la criminalità organizzata di tipo mafioso vede nel settore calcistico un’opportunità per ampliare non solamente il campo dei traffici illeciti e dei canali per il riciclaggio dei capitali sporchi, ma anche per insinuarsi in maniera strisciante e pervasiva nel tessuto sociale”.
Mafie
Stadi in mano ai clan e i calciatori amici dei boss: nella relazione dell’Antimafia i tentacoli delle piovre sul calcio italiano
AVANTICapitoli
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1.Stadi in mano ai clan e i calciatori amici dei boss: nella relazione dell’Antimafia i tentacoli delle piovre sul calcio italiano
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2.Il pallone come consenso sociale
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3.Casalesi football club: il riciclaggio
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4.I dilettanti, figli di un boss minore
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5.L'amico degli amici? Ha il numero 10
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6.Catania e la vicenda Biagianti
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7.Napoli e lo striscione per Lavezzi
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8.Juve, la 'ndrangheta decide i nuovi gruppi
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9.Le zone grigie di Genova e Lazio
Il pallone come consenso sociale - 2/9
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- 14:49 - Mangiacavalli (Fnopi): "Digitale grande occasione per salute Paese"
Bologna, 17 set. (Adnkronos Salute) - "La forza trasformativa in atto avrà un impatto rilevante sulle professioni sanitarie, sui cittadini e più in generale su tutto il sistema salute. Si gioca tutto sull'equilibrio tra queste tre dimensioni. Fnopi ritiene che la sanità digitale sia, a certe condizioni, un'occasione per la tutela della salute nel Paese, cui le professioni infermieristiche possono dare un importante contributo ed essere a loro volta valorizzate". Lo ha detto Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche, partecipando al Convegno Connected Care in corso a Bologna sulla digitalizzazione della sanità.
"E' necessario assicurare l'introduzione dei nuovi processi - precisa Mangiacavalli - mediati e supportati da tecnologie digitali, in maniera ordinata, adeguando le normative di riferimento, puntando su nuovi profili di competenze e di responsabilità dei professionisti, valorizzando l'apporto dell'équipe di cura, lavorando per mitigare gli effetti deleteri del digital divide con l'impegno verso la costruzione di sistemi digitali inclusivi che garantiscano usabilità e multicanalità integrata".
- 14:49 - Connected care, Fnopi: "Professioni infermieristiche perno dell'assistenza digitale"
Roma, 17 set. (Adnkronos Salute) - "Le professioni infermieristiche - per il loro indissolubile legame ai concetti di relazione, presa in carico, comunicazione - sono e restano quelle attorno alle quali far ruotare il nuovo concetto di assistenza digitale: la tecnologia aggiunge valore solo se consente l'erogazione di nuovi servizi, più sostenibili, più personalizzati, capaci di rilevare bisogni di salute oggi poco o per nulla presidiati". Con queste parole Barbara Mangiacavalli, presidente nazionale Fnopi, Federazione nazionale Ordini delle professioni infermieristiche, ha aperto i lavori del convegno 'Connected Care - Frontiere attuali e fattori di successo nella trasformazione digitale in sanità', organizzato dalla Federazione in collaborazione con l'Università di Bologna per l'intera giornata del 17 settembre. Ai lavori, ospitati nell'Aula Absidale di Santa Lucia, partecipano referenti di ministero della Salute, Dipartimento della trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio, Agenas, Garante per la protezione dei dati personali, Regioni, università, professioni sanitarie e sociosanitarie.
Al centro del dibattito c'è la necessità del cambiamento dei modelli organizzativi, con la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti nel cambiamento. Sul ruolo decisivo giocato in questa fase transizionale dai professionisti della salute in generale, e dagli infermieri in particolare, a inizio giornata il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione, Alessio Butti, ha spiegato come il Governo stia "costruendo un nuovo modello di sanità digitale che è fondato su 3 pilastri principali: il Fascicolo sanitario elettronico, la telemedicina e l'intelligenza artificiale. Rispetto al Fascicolo sanitario elettronico (Fse), ora anche gli infermieri, con il consenso del paziente, possono accedere ai dati necessari a un normale processo di cura. Questo - ha aggiunto - è riconoscimento del ruolo cruciale che già svolgono ogni giorno del nostro Servizio sanitario nazionale e che ora va supportato in modo concreto".
Nel suo intervento Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali, si è soffermato sulla "sfida comune da non perdere. L'innovazione fa parte del presente - ha sottolineato - e va gestita con una buona dose di bilanciamento tra i diritti dei cittadini: quello a stare bene e a vedere tutelata la propria dignità e la propria privacy. Non può esistere contrapposizione tra diritti. Per garantire questo equilibrio è fondamentale un'azione di controllo da parte del cittadino sui propri dati, nel segno della massima trasparenza".
La transizione digitale, oltre che al tema dei dati, si lega a doppio filo con quello della formazione. "Non a caso - ha evidenziato Paco D'Onofrio, professore associato del Dipartimento di Scienze per la qualità della vita dell'Università di Bologna - questo convegno è ospitato nelle sale" dell'ateneo bolognese "che è tra i principali artefici di un processo di rinnovamento, sviluppo e ricerca. E anche l'investimento sulla componente infermieristica è da molti anni particolarmente spiccato. Crediamo che appuntamenti come questi possano contribuire ad alimentare il senso di partecipazione al percorso di miglioramento che parte proprio dalla formazione".
Il convegno è anche l'occasione per la Fnopi di presentare un approfondimento del position statement sulla sanità digitale pubblicato dalla Federazione a ottobre 2023 e ora arricchito da ulteriori riflessioni. "Si tratta - ha illustrato il consigliere nazionale e presidente di Opi Bologna, Pietro Giurdanella - di un'analisi dettagliata dei punti cardine del documento, ovvero: l'ultimo miglio come luogo di prossimità, la fragilità digitale, la relazione di cura al centro dell'azione degli infermieri, il cambio dei modelli organizzativi per implementare la sanità digitale, la comunicazione, la formazione, la responsabilità professionale. All'interno di questo studio approfondito è possibile trovare la nostra logica di cambiamento che ha a che fare con le competenze degli infermieri, con la formazione dei cittadini e - ha concluso - con il necessario cambio dei paradigmi".
- 14:49 - **Consulta: fumata nera in Parlamento, servirà settimo scrutinio per scelta giudice**
Roma, 17 set (Adnkronos) - Nulla di fatto al sesto scrutinio del Parlamento in seduta comune convocato per l'elezione del giudice mancante della Corte Costituzionale. I votanti sono stati 374, nessun astenuto, le schede bianche sono state 343, le nulle 24. Siccome nessun candidato ha ottenuto la maggioranza prescritta, il Parlamento dovrà essere riconvocato per il settimo scrutinio.
- 14:46 - Buchmesse, Urso: "In Italia impresa e scienza sono coniugate con cultura"
Roma, 17 set. (Adnkronos) - "In Italia più che altrove la produzione, la storia, l'impresa, l'innovazione, la scienza, la tecnologia, sono coniugate con la cultura". Così il ministro delle Imprese e del Made In Italy, Adolfo Urso, intervenendo nella sede del Mimit, alla presentazione del francobollo emesso per celebrare l'Italia Ospite d'Onore alla Buchmesse di Francoforte, dal 16 al 20 ottobre.
"Il piano filatelico, nel valorizzare le eccellenze italiane in una sorta di memoria collettiva che viene affermata anche attraverso eventi, è un'attività culturale", ha aggiunto Urso. In questo senso, "è quindi inevitabile che per rappresentare questo francobollo ci sia il ministro della Cultura Giuli, così come è stato qui in altre occasione, nella presentazione di altre emissioni filateliche, il ministro Sangiuliano che lo ha preceduto e che ha svolto in questi 20 mesi un lavoro straordinario al Ministero della Cultura per valorizzare l'Italia con la sua grande capacità di produzione culturale oggi come ieri".
- 14:32 - Ucraina: Kiev indaga su presunta esecuzione con spada di soldato da parte di Mosca
Kiev, 17 set. (Adnkronos/Dpa/Europa Press) - Le autorità ucraine hanno annunciato un'indagine sulla presunta esecuzione da parte di soldati russi di un militare ucraino catturato durante la guerra e 'giustiziato' con una spada nella città di Novogrodivka, nella regione di Donetsk. "Le immagini pubblicate su Telegram mostrano che gli occupanti hanno conficcato una spada nel corpo di un soldato delle forze di difesa ucraine. Nelle foto si vede che il soldato non ha il suo equipaggiamento e che le sue mani sono legate con del nastro adesivo", ha spiegato la Procura ucraina.
Da parte sua, il commissario per i diritti umani del parlamento ucraino, Dimitro Lubinets, ha parlato di "un altro crimine di guerra" da parte della Russia e ha affermato che le truppe di Mosca "probabilmente hanno giustiziato con la spada un prigioniero di guerra ucraino che "era disarmato".
"Il livello di barbarie e di sete di sangue è inimmaginabile. Tali azioni costituiscono una grave violazione della Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra", ha sottolineato sul suo account Telegram, dove ha confermato di aver denunciato quanto accaduto davanti alle Nazioni Unite e il Comitato Internazionale della Croce Rossa.
- 14:21 - Analisi di Altroconsumo su 38 fontanelle pubbliche, nessuna traccia di Pfas nell'acqua
Roma, 17 set. (Adnkronos) - "Nessuna traccia di Pfas, sostanze inquinanti di origine industriale, nell'acqua potabile di 38 fontanelle pubbliche analizzate in 34 città italiane". E' quanto verificato da Altroconsumo attraverso delle analisi i cui risultati sono stati pubblicati sul sito dell'organizzazione di consumatori.
Altroconsumo ha "analizzato l’acqua potabile di 38 fontanelle pubbliche ubicate nei centri storici di 34 città italiane alla ricerca di questi inquinanti. Normalmente è stato effettuato un solo prelievo di acqua per città, salvo che per le città di maggiori dimensioni (Torino, Milano, Roma, Napoli) dove abbiamo prelevato l’acqua in due fontanelle situate in zone diverse. In tutto sono state cercate 30 sostanze perfluoroalchiliche in ogni campione prelevato. I campioni sono stati raccolti tra il 16 giugno e il 4 luglio 2024. I risultati sono rassicuranti: nell’acqua che abbiamo prelevato i Pfas sono assenti".
"Poiché la metodica di analisi utilizzata dal nostro laboratorio è quella ufficiale prevista dalla legge, possiamo affermare che tutti i campioni analizzati non solo rispettano il limite di legge per le acque potabili, ma addirittura non manifestano neanche le più basse quantità di Pfas, rilevabili con gli strumenti di analisi", rassicura l'organizzazione.
- 14:20 - Analisi di Altroconsumo su 38 fontanelle pubbliche, nessuna traccia di Pfas nell'acqua
Roma, 17 set. (Adnkronos) - "Nessuna traccia di Pfas, sostanze inquinanti di origine industriale, nell'acqua potabile di 38 fontanelle pubbliche analizzate in 34 città italiane". E' quanto verificato da Altroconsumo attraverso delle analisi i cui risultati sono stati pubblicati sul sito dell'organizzazione di consumatori.
Altroconsumo ha "analizzato l’acqua potabile di 38 fontanelle pubbliche ubicate nei centri storici di 34 città italiane alla ricerca di questi inquinanti. Normalmente è stato effettuato un solo prelievo di acqua per città, salvo che per le città di maggiori dimensioni (Torino, Milano, Roma, Napoli) dove abbiamo prelevato l’acqua in due fontanelle situate in zone diverse. In tutto sono state cercate 30 sostanze perfluoroalchiliche in ogni campione prelevato. I campioni sono stati raccolti tra il 16 giugno e il 4 luglio 2024. I risultati sono rassicuranti: nell’acqua che abbiamo prelevato i Pfas sono assenti".
"Poiché la metodica di analisi utilizzata dal nostro laboratorio è quella ufficiale prevista dalla legge, possiamo affermare che tutti i campioni analizzati non solo rispettano il limite di legge per le acque potabili, ma addirittura non manifestano neanche le più basse quantità di Pfas, rilevabili con gli strumenti di analisi", rassicura l'organizzazione.