Le rilevazioni segrete sono state pubblicate da La Repubblica. Liberi e Uguali, con la guida dell'ex dem Piero Grasso, continua a macinare preferenze di voto, il centrodestra unito viaggia intorno al 36% mentre il M5s si conferma primo partito
Il Pd in continua flessione e allo stato al 23,4% – mai così in basso negli ultimi anni secondo i dati di Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera, sembrano confermare il dato di sondaggio riservato che ha allarmato il Nazareno nei giorni scorsi e riportato ieri dal quotidiano La Repubblica. Secondo quelle rilevazioni, che a quanto pare hanno fatto rabbrividire i big del partito, il Pd non sfiorebbe la soglia del 20%. Una soglia non soltanto psicologica visto che Liberi e Uguali, con la guida dell’ex dem Piero Grasso, continua a macinare preferenze di voto, il centrodestra unito viaggia intorno al 36% mentre il M5s si conferma primo partito. Il 40% ottenuto alle europee del 2014 è un ricordo lontanissimo e il trionfo del No al Referendum di un anno fa non è stato ancora digerito.
“Non credo tanto ai sondaggi. Credo che adesso sia il momento di parlare di politica. E sono sicuro che quando si comincerà a parlare di politica e non di spifferi allora quei sondaggi aumenteranno” dice a margine di un convegno dei Centristi per l’Europa di Bologna, il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti replicando a chi gli chiedeva un commento sulle indiscrezioni che vogliono i sondaggi relativi al Pd per le prossime elezioni politiche, intorno al 20% a causa delle polemiche sulle vicende bancarie. Quanto alla data per il voto, ha aggiunto, “che sia il 4 marzo, l’11 o il 18 fa poca differenza. La legislatura è finita e ritengo che sia giusto andare a votare. Ritengo – ha concluso – quella data nel mese di marzo sia un buon periodo per andare a votare”.
“Lo scandalo Boschi sta emergendo in tutta la sua gravità. In questi giorni abbiamo scoperto che Maria Elena Boschi ha mentito in Parlamento, che suo padre è indagato per bancarotta e falso in prospetto, che lei non solo si era rivolta a Ghizzoni di Unicredit e a Consoli della Popolare di Vicenza, ma pure a Vegas della Consob. Un groviglio pasticciato che rende evidente quel conflitto di interessi grande come una banca che il MoVimento denuncia da anni. Oggi il Corriere pubblica un sondaggio che dà il Pd che affonda come il Titanic al 23% (sotto la soglia Bersani) e ancora non tiene conto dell’effetto banche, che lo farà colare a picco. Sono gli ultimi momenti per fare un esame di coscienza prima della fine. L’ultima occasione di riscatto” dice il candidato premier del M5S, Luigi Di Maio, in un post sul blog di Beppe Grillo. “Oggi voglio rivolgere un appello a tutti gli esponenti attuali e passati del Pd: se qualcuno di voi sa, allora parli! Oggi siete voi al governo. Potete contare sull’oblio. Ma presto le camere saranno sciolte e nella prossima legislatura finirete all’opposizione. Vi conviene parlare ora prima di affondare”.