Prima le parole di Andrea Orlando sulla necessità di “ragionare” e riflettere sulla candidatura di Maria Elena Boschi alle elezioni, dopo le polemiche legate al caso Etruria. Poi, la “precisazione”: “Ha i titoli per essere ricandidata e credo che questa vicenda non debba precluderlo”. Eppure, tra il ministro della Giustizia e la sottosegretaria i rapporti non sembrano essere idialliaci. Tutt’altro. Presenti entrambi a un convegno organizzato da Luciano Violante alla Camera, i due esponenti dem si sono rivolti pochi sguardi e parole. All’entrata Orlando non ha stretto nemmeno la mano all’ex ministra delle Riforme, limitandosi a salutare Violante. Poi, soltanto alla fine, un rapido e freddo saluto tra i due, prima di andare via, senza nemmeno rilasciare alcuna dichiarazione ai cronisti
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