“Boschi mi querela? Va bene. Certo che rinuncerò alla immunità parlamentare, come farò sempre e come ho sempre fatto”. Sono le parole del deputato M5S, Luigi Di Maio, intervistato da Myrta Merlino nel corso de L’Aria che Tira (La7). Il candidato pentastellato alla presidenza del Consiglio precisa: “Qualche giorno fa è stato detto che ho utilizzato l’immunità per difendermi da un processo. Non è assolutamente vero. Io non l’ho mai usata. Comunque, non deve essere uno scontro tra noi e Boschi. Qui il tema è molto più ampio: sulle banche sta cadendo la Seconda Repubblica e sullo scandalo banche nascerà la Terza Repubblica. Sono tutti coinvolti i vecchi partiti” – continua – “si tengono tutti per mano. Per questo Berlusconi vuole un Gentiloni bis: si devono garantire. A capo della commissione d’inchiesta hanno messo Casini e Brunetta, proprio perché devono garantire che non si vada a fondo sulla verità delle banche”. E spiega: “Banca Etruria e Maria Elena Boschi sono stati la punta di un iceberg. Dalla commissione d’inchiesta sulle banche stanno uscendo nomi di tutti i tipi: dal capo di Consob a Verdini fino a Berlusconi e agli ad delle grandi banche italiane. Com’è possibile che né Gentiloni, né Renzi, né Berlusconi non chiedano le dimissioni di Maria Elena Boschi? Quant’è grande questo scandalo delle banche che si stanno coprendo a vicenda e probabilmente anche lo Stato in questo momento è condizionato nelle sue scelte politiche?”. Di Maio sottolinea: “Qui le informazioni ci sono state nascoste. La Boschi incontrava Vegas della Consob, andava da Ghizzoni di Unicredit, Verdini ha avuto un prestito garantito da Berlusconi in quella banca. Queste informazioni stanno uscendo ora un po’ alla volta e stanno facendo esplodere il caso, ma sono rimaste sotto traccia per tre anni. Chissà quante altre verità sono sotto traccia e non ce le stanno dicendo. Quando tu detieni delle informazioni, o ricatti o sei ricattabile. E questo condiziona sicuramente le scelte politiche di uno Stato. Basti vedere come se ne è fregato dei risparmiatori, per poi mettere 20 miliardi di euro per salvare i banchieri“. E aggiunge: “Io sto solo chiedendo tutta la verità a chi sa, perché la commissione d’inchiesta terminerà il suo lavoro tra una settimana e non potremo conoscere tutto da quella inchiesta, visto che la commissione l’hanno fatta 4 mesi prima della fine della legislatura non a caso. Guardate che cosa sta succedendo in 4 mesi. Pensate se l’avessimo fatta partire nel 2015, quando abbiamo fatto la mozione di sfiducia al ministro Boschi e ci dissero che sarebbe stato un boomerang per il M5s. E invece lo è stato per la Boschi”
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