Una macchia nera che si espande nelle vecchie roccaforti rosse: la crescita dei movimenti neofascisti non risparmia il centro Italia. La sezione umbra di CasaPound ha aperto a Perugia circa un anno fa e oggi conta, secondo uno dei responsabili, circa 300 tesserati.
Sabato militanti e simpatizzanti si sono dati appuntamento a Ponte San Giovanni, il quartiere più popoloso della città, per manifestare contro “il degrado delle periferie e l’immigrazione incontrollata”. In prima fila, il segretario nazionale Simone Di Stefano, che ha annunciato di voler raggiungere il 3% alle prossime elezioni: “Nelle regioni rosse troviamo terreno fertile – ha detto – non è colpa nostra se la sinistra ha abbandonato i lavoratori”. In sezione, intanto, davanti a un manifesto del Ventennio e a un ritratto di Mussolini, i militanti ammettono di non aver problemi a dirsi fascisti.