“Mi dissocio da questo ingigantimento del nulla” e da “parole trasformate”. Federica Vincenti, la 36enne attrice, moglie del 71enne regista Michele Placido, torna dopo nemmeno 24 ore sull’intervista rilasciata a Vanity Fair parlando di distorsione da parte del “sistema infernale del gossip” che avrebbe modificato le sue lunghissime e ricche risposte fino a farle diventare “una fake news, un putiferio”. “Queste mie ultime 24 ore sono state un inferno, un dolore. Perché un’intervista dove si parlava semplicemente di musica e vita è diventata poi improvvisamente altro”, ha spiegato la donna in una lettera pubblicata sempre da Vanity Fair. “Non ho mai detto di aver LASCIATO mio marito Michele Placido, nessuno ha CACCIATO DI CASA nessuno, non c’è stato nessun ADDIO, nessun CAPOLINEA. Non ho mai detto: «Siccome non è più come prima, l’ho mollato», come s’intende dai tanti titoli che adesso si affollano nei Tg, sui giornali, sui siti, dappertutto”.
Insomma, la Vincenti, primariamente nel tutelare il proprio figlio, prende tastiera e mouse e scrive di dissociarsi dall’ “ingigantimento del nulla” senza però smentire alcunché delle frasi pubblicate nell’intervista e riportate per filo e per segno da decine di siti web d’informazione, e non solo di gossip. “Nel raccontare il mio riprendere in mano la mia vita dal punto di vista artistico, ho solamente condiviso anche un tema che pensavo potesse interessare a tante donne e uomini, parlando semplicemente della trasformazione di un rapporto: che cosa significa stare con un uomo con cui sei cresciuta in un amore che subisce per forza di cose cambiamenti, momenti difficili. Ma chi non li attraversa?”. A dare fastidio alla Vincenti è la parte centrale della sua intervista dove riferendosi al rapporto con il proprio marito parla testualmente di “stagione dell’amore finita”.
“Dal dire che col tempo e la maturità cambiano desideri, voglie, forze, al dire che l’ho SBATTUTO FUORI DALLA MIA VITA e ci stiamo SEPARANDO, DIVORZIANDO, ci passa un’infinità. Si è voluto prendere solo la parte più cattiva, becera, quel gossip da cui mi sono sempre tenuta lontana per 17 anni di storia e vita condivisa con lui”. Una lettera a cuore aperto che si conclude con una citazione, molto alla Placido, di un testo di Pirandello: “Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose. E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch’io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com’egli l’ha dentro?”.
