“Prima di tutto l’applicazione della legge sul biotestamento. Poi la calendarizzazione della proposta di legge popolare sull’eutanasia legale”. A 11 anni dalla morte di Piergiorgio Welby, l’associazione Luca Coscioni si è riunita a Roma per lanciare gli obiettivi per il futuro. “Anche chi non è attaccato ad una macchina deve avere il diritto di morire senza soffrire. Per l’eutanasia legale e contro l’eutanasia clandestina. Nella prossima legislatura chiederemo a tutti i candidati di impegnarsi per questo”.
Mina Welby conferma la sua iscrizione al registro degli indagati “per aver accompagnato Davide Trentini in Svizzera”. “Ho anche aiutato a tradurre la corrispondenza con Basilea in tedesco”, spiega la moglie di Piergiorgio Welby a ilfattoquotidiano.it. “Davide era così felice. Diceva: ‘Adesso finisce. Vado in ferie’. Per me questo non è un suicidio. È una cura per non soffrire più”.