La Spagna dimostra di essere sensibile alle tematiche ambientali legate alla mobilità, varando di fatto incentivi riservati a veicoli con propulsione alternativa. Stiamo parlando, nello specifico, di mezzi ibridi plug-in ed elettrici, ma anche a metano e Gpl.
Il Ministero spagnolo dell’Energia, del turismo e dell’agenda digitale ha creato infatti il Movalt, piano di supporto alla mobilità green che prevede lo stanziamento di 20 milioni di euro destinato a chi acquisterà vetture del tipo di cui sopra.
Il contributo statale per chi compra un’auto a gas funziona così: nel caso del Gpl 500 euro per auto che ne costano fino a 11 mila, e 1.000 euro per quelle dal listino fino a 25 mila. Per il metano invece ci sono 2.500 euro per tutte le auto fino ai 25 mila euro, che salgono a 18 mila nel caso di mezzi pesanti per trasporto merci e persone oltre le 18 tonnellate.
Passando invece alle propulsioni alternative, e nello specifico ai veicoli ibridi plug-in, il tetto del prezzo è fissato a 32 mila euro e la discriminante sarà quella dell’autonomia in modalità elettrica: le vetture che ne hanno una tra i 12 e i 32 km usufruiranno di un bonus pari a 1.300 euro. Quelle con autonomia da 32 a 72 km 2.600 euro, mentre quelle oltre i 72 km prenderanno 5.500 euro. Stessa cifra spettante a chi deciderà di comprare un’auto elettrica “pura”, che sale tuttavia a 8.000 euro in caso di bus con più di 98 posti, autocarri leggeri e da trasporto merci.
Va sottolineato, infine, che il piano governativo prevede un ulteriore incentivo “privato”, ovvero erogato direttamente dai concessionari o dai costruttori, di 1.000 euro per ogni veicolo sopra citato. Lo stesso Ministero per l’Energia ha chiarito che quest’iniziativa servirà ad “aumentare la flotta che utilizza energie alternative, contribuendo così alla riduzione delle emissioni di CO2 e altri gas inquinanti, avanzando così il raggiungimento degli obiettivi del cambiamento climatico e miglioramento della qualità dell’aria nelle città. Ma anche l’aumento del risparmio e la diversificazione delle fonti di energia nei trasporti, con la conseguente riduzione della dipendenza energetica dal petrolio per il Paese”.