Esce Perron, entra Perrin. Il primo è sospeso in base alla legge Severino. Il secondo è indagato. Accade nel Consiglio regionale della Val d’Aosta. L’ex assessore Ego Perron è stato condannato a tre anni per induzione indebita a dare o promettere utilità nel processo riguardante il trasferimento della filiale di Fenis della Bcc Valdostana, quindi non può più sedere in assemblea. Il suo posto in quota Union valdotaine verrà occupato da Davide Perrin. “Con lui siamo diventati 40 e manca solo Alì Babà – il commento di Roberto Cognetta (M5S) – a dimostrazione che la politica non riesce a dare risposte”. “La politica – ha aggiunto Alberto Bertin (Misto) – deve interrogarsi visto che già cinque consiglieri sono stati sospesi per la legge Severino. Non si può far finta di niente”.
“Poche settimane fa eravamo scesi in piazza per dire basta alla corruzione e chiedere un intervento chiaro da parte delle Istituzioni regionali – scrivono le associazioni Arci Vda, Attac Vda, Legambiente Vda, Libera Valle d’Aosta, Movimento per la Decrescita Felice Vda e ValleVirtuosa – la risposta del Consiglio regionale è desolante. Non solo non è stato adottato, ad oggi, alcun provvedimento serio rispetto al controllo del voto e al monitoraggio del fenomeno mafioso nella nostra regione, ma ecco che oggi assisteremo alla sostituzione di un consigliere, sospeso perché condannato in primo grado, con un neo consigliere indagato per aver comprato delle preferenze alle regionali 2013″, proseguono le associazioni precisando che “Davide Perrin venne assolto anche in ragione del fatto che la prova regina, ovvero le intercettazioni audio e video dei suoi contatti con Cosimo Lippo in cui discuteva i dettagli della compravendita di voti, risultava inutilizzabile nel processo, perché frutto di un altro filone di indagini”. “Al di là delle responsabilità penali – si conclude la nota – Davide Perrin non dovrebbe rappresentare alcun valdostano in Consiglio. O siamo solo noi a porre alla Politica la questione morale?”.