Cinema

Film in uscita al cinema, cosa vedere e non nel fine settimana del 22 dicembre

WONDER di Stephen Chbosky, FERDINAND di Carlos Saldanha, THE GREATEST SHOWMAN di Michael Gracey, 50 PRIMAVERE di Blandine Lenoir, DICKENS – L’UOMO CHE INVENTO’ IL NATALE di Bharat Nalluri, NAPOLI VELATA di Ferzan Ozpetek; anticipazioni e recensioni

di Anna Maria Pasetti e Davide Turrini

THE GREATEST SHOWMAN di Michael Gracey, con Hugh Jackman, Zac Efron, Michelle Williams, Zendaya e Rebecca Ferguson – USA 2017 Durata: 139’ Voto: 3/5 (AMP)

Tra freaks e Fellini ecco arrivare The Greatest Showman, musical biopic su P. T. Barnum, inventore “circense” dello showbiz in senso moderno, benché vissuto nella seconda metà del XIX secolo. Protagonista e motivatore del film – in uscita il 25 dicembre – è “l’attore completo” Hugh Jackman, come da rivelazione ne Les Misérables  nel 2012. Jackman ha portato personalmente la sceneggiatura al deb Gracey e la bacchetta-musical si è attivata. Lunga e ambiziosa, l’operetta è un abile medley di classicità e contemporaneità utile ad accontentare vaste platee, almeno laddove il musical è un genere ancora attraente, cioè non l’Italia. A parte lodevoli eccezioni dell’era modernissima quali Moulin Rouge e La la land, difficilmente infatti il genre balle-canterino attecchisce nel Belpaese, dove, per intenderci, neppure il local Manetti o Torre riescono a far vibrare le sale. The Greatest Showman – in tal senso – ha l’aggravante di una storia e di un eroe profondamente americani, anzi, dell’equivalenza stessa al Sogno a Stelle&Strisce raccontando la vicenda di un umile ragazzino, presto orfano di padre poverissimo, che con il talento da intrattenitore riesce a costruire un impero. Ma Barnum è noto soprattutto oltreoceano se non nei paesi anglosassoni, ed anche il suo modus pensandi et agendi non fanno eccezione. Se comunque la struttura drammaturgica del film segue la classicità più tradizionale del genere (scene recitate alternate a numeri cantati e ballati che appartengono al testo narrativo), ciò che può accattivare il gusto contemporaneo è la scelta di una colonna musicale assai pop (se non rock) e la predominanza nei membri della “allargata famiglia Barnum” di veri e propri freak, nel film denominati  “oddities” (le stranezze) o “very unique people” (persone molto uniche). Donne e uomini fuori forma in ogni senso, che diventano il motore per il successo di Barnum, talent scout per eccellenza ma anche astuto imprenditore. The Greatest Showman non è il primo lavoro cinematografico sulla figura di Barnum, già nel 1934 fu realizzata da Walter Lang la commedia drammatica The Mighty Barnum. Chissà se il talento a profusione dei protagonisti, i momenti di altissima spettacolarità e le canzoni scritte dal duo Pasek & Paul già premiato con l’Oscar per City of Stars di La La Land riusciranno a sensibilizzare gli occhi, l’anima e il cuore anche dei musical-snobber.

Film in uscita al cinema, cosa vedere e non nel fine settimana del 22 dicembre - 3/6
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