Secondo i dati della Polizia di Stato, le sottrazioni indebite di due e quattro ruote sono in calo dell'8,5% nel primo semestre dell'anno. Un andamento che sarà presumibilmente confermato nei dati di fine 2017. Ma i "topi" di auto usano metodi sempre più raffinati e tecnologici. Ecco un decalogo utile alla prevenzione
I furti d’auto sono calati in tutta Italia, ma in numero sono ancora preoccupanti: nello Stivale ogni giorno si rubano 278 auto, più di 11 l’ora come conferma la Polizia di Stato. Tuttavia il trend, in diminuzione, fa ben sperare: nel primo semestre del 2017 sono state sottratte 50.634 auto, l’8,5% in meno rispetto stesso periodo del 2016, quando i casi di vetture rubate nell’intero anno solare erano stati oltre 108 mila (-5,3%).
Inoltre nei primi 6 mesi del 2017 sono state ritrovate oltre 49 mila automobili (+52%). Meno colpiti anche i centauri: dall’1 gennaio al 30 giugno sono state 20.292 le moto volatilizzate (-8,48%), di cui quasi la metà rinvenute (nel 2016 in totale erano state rubate 45,3 mila moto, pari al 9,4% in meno).
La città più colpita è Roma che, oltre ad essere quella nazionale, è anche la “capitale” dei topi di auto: da gennaio a giugno sono state 8,6 mila le macchine “sparite” all’ombra del Colosseo, il 17% del totale nazionale. Seguono Napoli con 6,9 mila furti (il 13,6% del totale), Milano con 3,9 mila (7,8%), Bari con 3,2 mila (6,4%), Catania con 2,8 mila (5,5%) e Torino con 2,3 mila (4,5%).
I modelli più gettonati dai banditi sono, ovviamente, quelli più richiesti del mercato: Fiat Panda (il 10,6% del totale nazionale di categoria), Fiat Punto (8,38%), Fiat Cinquecento (8,14%), Lancia Y (4,11%) Ford Fiesta (3,71%), Volkswagen Golf (3,11%), Fiat Uno (2,65%) Smart Fortwo (2,06%), Renault Clio (1,73%) e Opel Corsa (1,24%). Tra i suv spiccano Nissan Qashqai (14,17% dei furti sul totale nazionale di categoria), Kia Sportage (9,07%) e Toyota Rav4 (7,7%).
Negli ultimi anni anche i ladri sono diventati veri e propri “professionisti”: niente più serrature forzate o vetri rotti: ora i malviventi hanno tutti i rudimenti tecnologici e gli strumenti necessari per portarsi via un veicolo senza fargli nemmeno un graffio. Ben inteso, rimangono i “classicisti” che infrangono il vetro per introdursi nell’abitacolo: un metodo ormai obsoleto e che presenta il rischio di essere sorpresi più facilmente o di ferirsi.
Per questo le nuove leve del crimine a quattro ruote prediligono interferire con il segnale di chiusura del telecomando utilizzando disturbatori di frequenze. Altri clonano il segnale del telecomando di apertura (con un dispositivo detto Rf Sniffer) e lo inviano a una nuova chiave, ottenendo quindi un duplicato. Poi ci sono quelli che copiano il codice identificativo della chiave con l’utilizzo di un laser scanner. Metodologie hi-tech che permettono di portare a termine il colpo in pochi secondi. Qui di seguito, qualche consiglio utile per prevenire i furti.
1) Il più banale: non lasciare l’auto accesa e con le chiavi dentro. Sembra incredibile ma molti furti avvengono così.
2) Non lasciare aperti i finestrini o il tettuccio.
3) Evitare di lasciare l’auto di notte in parcheggi isolati o incustoditi: meglio gli stalli più frequentati o dotati di videosorveglianza.
4) Non poggiare le chiavi dell’auto sui tavolini di bar o ristoranti: basta un attimo per farle sparire o duplicarle.
5) Proteggere le chiavi/telecomando il più possibile attraverso custodie che possano impedire di captare i segnali radio.
6) Occhio ai lievi tamponamenti: spesso sono un escamotage dei ladri per fermare il malcapitato, sottrargli l’auto o rapinarlo.
7) Quando si parcheggia, non esporre nell’abitacolo oggetti che possano richiamare l’attenzione, specie nei periodi di vacanza. Lasciare il portaoggetti aperto e vuoto è un buon deterrente.
8) Proteggere la vettura con un sistema di antifurto meccanico, satellitare o elettronico: anche se eludibili, rendono la vita più difficile al ladro e possono scoraggiarlo a completare il furto.
9) Quando si parcheggia l’auto, accertarsi dell’effettiva chiusura delle portiere.
10) Evitare pezzi di ricambio di dubbia provenienza: potrebbero compromettere la sicurezza del veicolo, rendendolo più vulnerabile.