Le consuetudini natalizie (e non) di questo blog riconducono a piacevoli incontri. Personaggi, musicisti, giornalisti, oppure semplici appassionati connessi alla sfera musicale, “tutti insieme” appassionatamente nel nome della musica e nello specifico dei dischi dell’anno.
Il primo della lista è Joyello: giornalista, musicista, social influencer; Luciano Triolo, in arte Joyello, cura da svariati anni un blog musicale, Fard Rock, di grande successo; è sufficiente dare uno sguardo al sito per rendersi conto quanta passione e cultura venga riversata tra quelle pagine. Nonostante ciò, proprio nell’anno corrente, il blog ha rischiato seriamente di essere ridimensionato: “Non è risolto niente – dice Triolo – Ma sono i conflitti che alimentano le passioni, no? Il punto è che a volte mi accorgo di essere svogliato e temo che ciò influisca sulla qualità della scrittura, per contro sono certo che se smettessi mi mancherebbe tantissimo”.
È possibile affermare che pagine così ben concepite potrebbero trovare una propria naturale evoluzione all’interno di una rivista, un webmagazine, oppure una testata interessata: “Se ciò avvenisse – continua il giornalista – probabilmente chiuderei il blog oppure ne farei qualcosa di diverso”.
In attesa di nuove certezze, teniamoci stretto Fard Rock, provando ad individuare i cambiamenti intercorsi nell’anno corrente: “La fruizione del web è affidata sempre più a dispositivi mobili come tablet e smartphone, e ho dovuto cercare un format che facilitasse la lettura (anche) da questi strumenti – e continua dicendo. Ho cercato di usare il più possibile degli standard. Sempre in base alla mia maniera di fruire della Rete, ho capito che la “prima occhiata” è molto importante, ho valorizzato l’immagine, i voti alle recensioni che ora sono ben visibili, i tag dettagliati e ovviamente i post sono sempre interfacciati con i social“.
Forse agli appassionati non sarà sfuggito la frequenza dei post, scesa da cinque a tre a settimana: “Ciò mi consente di gestire meglio le varie rubriche e di occuparmi solo dei dischi che realmente mi sento di consigliare”, chiosa l’artista.
E’ proprio di consigli che vogliamo parlare, ancor prima di capire quali siano stati i blockbuster dell’anno, rivolgendo magari l’attenzione su quali siano state le tendenze musicali dominanti: “Pur rendendomi conto che ormai sono ‘un vecchio’ e che per indole naturale certe cose iniziano a sfuggirmi, mi sembra di capire che la tendenza sia quella di rendere il rock una musica di genere che tra qualche anno sarà relegata a sopravvivere in piccoli club e in settori circoscritti allo stesso modo in cui oggi già si muove il jazz». Seppur condivisibile tale pensiero, riconduce a una domanda più che spontanea: “Non è forse già una realtà questa fastidiosa relegazione? La musica Rock nelle sue diverse declinazioni oramai vive in ambiti periferici: “Il linguaggio del rap, dell’hip-hop, ma anche dell’elettronica (nelle sue diverse declinazioni) – continua Joyello – mi sembrano ancora oggi le correnti preferite dagli under 30 ossia la fascia di età che guida le tendenze”.
Arrivando al sodo, sotto l’albero, quali “joyelli” troveremo targati 2017? Se conoscete le pagine di Fard Rock, saprete certamente che il protagonista di questo incontro, oltre ad essere un musicofilo attento e severo, ama sfuggire – almeno in parte – alle omologazioni imposte dalle tendenze: “In testa alla mia classifica ho messo Graziosa Utopia di Edda, American Dream degli Lcd Soundsystem e The Ooz di King Krule, giusto per farti capire quanto sono versatile”.
Guardando invece “fuori dalla finestra” e provando a sparigliare le carte, è però possibile scovare il crack: “Non ho alcun dubbio che il disco dell’anno – dice – quello con cui tutti in Italia dovremo cominciare a fare i conti, sia Album di Ghali. Il giovane milanese è riuscito nel difficilissimo compito di esprimersi con un linguaggio leggero senza rinunciare all’impegno, mettendo nel suo disco elementi di musica etnica, canzone di protesta, rap, r&b e rock mettendosi nella condizione di accontentare un bacino d’utenza piuttosto ampio”.
Il tempo stringe, lo spazio pure. Arrivarti alla conclusione di questo incontro restano da inserire sotto l’albero le “9 canzoni 9 di Joyello”, quelle che secondo lui hanno realmente fatto la differenza quest’anno: “Nel mio blog potete trovare proprio in questi giorni sia i 20 singoli che gli album a mio parere più significativi. Grazie a tutti e Buone Feste!”.
9 canzoni 9 del 2017 di … Joyello
Lato A
Oriole • The Afghan Whigs
3 O’Clock • Blonde Redhead: 3 O’Clock
Benedicimi • Edda
Planet • Four Tet
Lato B
Happy Days • Ghali
Dum Surfer • King Krule
Tonite • Lcd Soundsystem
Jackie’s Only Happy When She’s Up on the Stage • Morrissey
Hideaway • Queen of the Stone Age