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Sanità, riforma delle professioni diventa legge: nascono nuovi Ordini, ma anche aggravante per reati contro ricoverati

Approvato il ddl della ministra Beatrice Lorenzin. Tra le novità le sperimentazioni cliniche dei medicinali, l'apertura a nuove professioni e il rafforzamento della Medicina di genere. Tra le nuove professioni percorso semplificato per osteopati e chiropratici

Il Senato ha dato il via libera definitivo al disegno di legge sulle professioni sanitarie, conosciuto ormai come ddl Lorenzin, con 148 sì, 19 no e 5 astenuti. Il provvedimento, già approvato alla Camera, diventa legge. Dalle sperimentazioni cliniche alla riforma degli Ordini professionali, dall’apertura a nuove professioni sanitarie al rafforzamento della Medicina di genere. Ecco i punti principali della riforma.

Sperimentazione clinica dei medicinali
Le nuove disposizioni, adeguando la disciplina italiana alla nuova normativa europea, prevedono il riordino e la riduzione dei comitati etici esistenti. Viene prevista l’istituzione, infatti, di un Centro di coordinamento nazionale dei comitati etici territoriali per le sperimentazioni cliniche sui medicinali per uso umano e sui dispositivi medici. Si prevede, inoltre, l’individuazione di un numero massimo di 40 comitati etici territoriali (rispetto agli oltre 100 esistenti) di cui almeno uno per ogni regione, e il riconoscimento di tre comitati etici a valenza nazionale, di cui uno riservato alla sperimentazione in ambito pediatrico.

Riordino ordini, via a quello degli infermieri e ostetriche
Si trasformano gli attuali collegi delle professioni sanitarie e le rispettive federazioni nazionali in Ordini delle medesime professioni. Agli Ordini già esistenti dei medicichirurghi, dei veterinari e dei farmacisti, si aggiungono gli ordini dei biologi e delle professioni infermieristiche, della professione di ostetrica e dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Contestualmente viene ridisegnata la disciplina relativa al funzionamento interno degli Ordini, risalente al 1946, e vengono inserite disposizioni finalizzate a migliorare la funzionalità ed a chiarire i compiti svolti.

Nuove professioni sanitarie
Il ddl riscrive la procedura per il riconoscimento di nuove professioni sanitarie, stabilendo dunque un sistema potenzialmente aperto. Un percorso semplificato è fissato per gli osteopati ed i chiropratici, la cui individuazione è già fissata dalla legge.

Riordino per chimici, fisici, biologi e psicologi
Il ddl stabilisce che la vigilanza su tali professioni, e sui relativi ordini, passi dal ministero della Giustizia alla Salute.

Esercizio abusivo delle professioni sanitarie
Si interviene sul reato di esercizio abusivo della professione, per inserire un’aggravante quando il reato riguardi una professione sanitaria e per prevedere in tali ipotesi la confisca obbligatoria dei beni utilizzati per commettere il reato. Ed in particolare, quando si tratta di beni immobili, si dispone il loro trasferimento al patrimonio del Comune ove sono siti, per essere destinati a finalità sociali e assistenziali.

Aggravante per reati commessi contro persone ricoverate
Viene aggiunta nel codice penale una circostanza aggravante per i reati contro la persona commessi in danno di persone ricoverate in strutture sanitarie o in strutture sociosanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private.

Medicina di genere
Si rafforza l’approccio della medicina di genere mirato ad una valutazione scientifica per genere sia per le terapie che per le sperimentazioni cliniche.