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Domenico Diele torna libero alla vigilia di Natale. L’indignazione di famigliari e amici della donna che ha investito: “Senza parole”

Sei mesi fa ha travolto e ucciso in auto Ilaria Dilillo, 48 anni. L'attore risponde dell'accusa di omicidio stradale aggravato. Il Mattino riporta le parole di Paola, un'amica della vittima. "Avrebbe dovuto scontare i sei mesi in carcere. E non a casa comodamente"

di F. Q.

Domenico Diele torna libero. Per l’attore, che la notte del 24 giugno scorso ha travolto e uccise una donna di 48 anni, Ilaria Dilillo, il 24 dicembre scadono i termini di custodia cautelare. Il 31enne è ai domiciliari nella casa di Roma della nonna e risponde del reato di omicidio stradale aggravato. La pm Elena Cosentino aveva presentato un’istanza per l’obbligo di dimora che il gup del Tribunale di Salerno, Pietro Indinnimeo, non ha accolto. Indignati e sorpresi i famigliari e gli amici della vittima. Secondo quanto riporta il Mattino, l’avvocato della famiglia Michele Tedesco ha espresso “grande delusione ed incredulità”. E il quotidiano riporta anche lo stupore di Paola Galano, amica di Ilaria. “Non è possibile, – ha detto – non ho parole. Secondo me, chi ha ucciso Ilaria avrebbe dovuto scontare i sei mesi in carcere. E non a casa comodamente”.

Il 20 dicembre i legali di Diele avevano chiesto la revoca dei domiciliari per l’attore, sottoposto anche all’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Era stata ammessa la costituzione di parte civile dei familiari della vittima. In aula erano presenti il padre e il fratello di Ilaria Dilillo mentre era stata dichiarata inammissibile la costituzione di parte civile per l’associazione vittime della strada. La prossima udienza è stata fissata per il 5 febbraio prossimo, quando si procederà anche con la citazione del responsabile civile, ovvero la compagnia assicurativa chiamata a risarcire.

La vittima, Ilaria Dilillo, era in sella al suo scooter quando è stata travolta dall’auto guidata dall’attore. Stava percorrendo la corsia nord dell’autostrada del Mediterraneo, nei pressi dello svincolo di Montecorvino Pugliano (Salerno). L’attore, di origini senesi ma trapiantato da tempo a Roma, si trovava in zona per le riprese del film Una vita spericolata del regista Marco Ponti. Diele non avrebbe potuto guidare la sua Audi A3, perché gli era stata sospesa la patente per un precedente problema di utilizzo di stupefacenti. Invece era al volante, ancora sotto l’effetto di cannabinoidi oppiacei. E ha tamponato lo scooter, uccidendo la conducente. La macchina ha fatto sbalzare la moto a quasi 200 metri di distanza dal punto dell’impatto. Dopo l’arresto, l’attore aveva dichiarato al Corriere della Sera di essere eroinomane, e aveva spiegato che “l’incidente” si era verificato perché si era distratto col telefonino. Volto emergente del cinema e della fiction, Diele ha recitato in diverse pellicole, tra cui Acab, e in numerose serie di successo della tv, come Don Matteo1992 Non uccidere.

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