Puntuale come Una Poltrona per Due, eccoci al consueto appuntamento coi consigli di Natale, garanzia (spero) di gradimento e originalità. Partirei dalle atmosfere naturali proposte da L’Ippocampo che, con due novità, si piazza in pole position per risolvere la questione del regalo elegante, perfetto per tutti gli adulti. Con Giardino d’Inverno tornano gli scatti di Cedric Pollet, fotografo botanico e paesaggista francese, che col suo Cortecce aveva sorpreso gli appassionati di tutto il mondo, ponendo al centro della sua ricerca non il fascino dinamico degli animali ma quello insospettabile e lento dei tronchi. In questo nuovo libro Pollet ci guida alla scoperta di giardini che, sotto l’effetto del suo filtro autoriale, restituiscono per intero le sfumature di una stagione in cui erroneamente si considera la natura addormentata. Sono venti gli itinerari suggeriti tra Francia e Inghilterra, progettati per dar vita a veri e propri luoghi dell’anima.
Il secondo titolo suggerito è Il giardino giapponese di Sophie Walker, dove le medesime atmosfere vengono incorniciate secondo gli evocativi criteri della cultura orientale, in cui ogni dettaglio assume un senso. Qui abitazioni, foglie, acqua, colori e geometrie si insinuano nella percezione del mondo, replicandolo idealmente in metafore fisicamente esplorabili con occhi, mani e piedi. Soffiando sul fuoco della poesia, il sussurrio del vento viene così incanalato nella visione filosofica che vede il giardiniere di questi luoghi alla ricerca dell’armonia in luogo del dominio, mentre lo scorrere del tempo viene a perdere ogni significato, fatta eccezione per quello speso nella percezione della pace.
Per i ragazzi dagli otto anni, e per tutti quelli che dovessero avere bisogno di un ripasso sul senso non tanto del Natale ma dell’umana accoglienza, raccomando La Valigia di Adou di Zita Dazzi, edito da Il Castoro e sostenuto da Amnesty International. In questo romanzo credibile e purtroppo attuale, ispirato a una storia vera, il giovane africano Adou cerca di raggiungere l’Italia nascosto in una valigia. Il piano è di ricongiungersi alla mamma una volta arrivati in Italia, ma qualcosa va storto, e la valigia di Adou viene aperta da Oreste, suo coetaneo italiano che sta vivendo con insofferenza l’imminente nascita della sorellina. Superato il primo momento di incertezza, tra i due, che non si capiscono granché, si instaura un flebile legame di fiducia, che invece di spezzarsi si rafforza quando gli assistenti sociali portano via il profugo dalla casa di Oreste. L’intera vicenda si dipana fino all’auspicabile lieto fine, in cui i due ragazzi potranno finalmente ritrovarsi come due amici uniti dall’aver condiviso un’esperienza indimenticabile.
Per adolescenti e/o appassionati di fumetti, amanti del primo Dylan Dog o dei gialli d’atmosfera, segnalo il gotico Kraken, di Emiliano “Don Zauker” Pagani e Bruno “Lupo Alberto” Cannucciari, edito da Tunué. La cittadina francese di Selalgues, che da generazioni vive dei frutti del mare, sembra essere vittima di una maledizione. Le reti dei pescatori non si riempiono più, e nella disperazione serpeggiante cova un rancore pronto a sfociare contro qualcosa, o qualcuno. In particolare il giovane Damien, unico sopravvissuto del naufragio nel quale sono morti anche il padre e il fratello, sembra catalizzare il rancore degli abitanti, convinti che il suo essersi salvato abbia contrariato gli dei del mare. Il ragazzo cerca in ogni modo di convincere i compaesani del fatto che dietro ogni problema si nasconda il Kraken, mostro marino mitologico responsabile anche della morte dei suoi familiari ma, inascoltato, cerca l’aiuto di Serge Dougarry, ex esploratore del mare ormai decaduto e riconoscibile solo per modesti ruoli pubblicitari. E mentre il sangue non smette di scorrere, e i pescatori sono sempre più vittime della superstizione, su richiesta della mamma di Damien, Dougarry si mette al servizio del ragazzo per dipanare la nera matassa che irretisce gli abitanti di Selalgues, fino al terribile colpo di scena, sospeso tra nere metafore e antiche credenze.
Infine qualche consiglio per i più piccini, veri protagonisti di questi giorni di feste. Col Minimalario di Pinto e Chinto, edito da Kalandraka, avrete a disposizione un vasto repertorio di brevissime storie buffe, ognuna con un animale protagonista che, anche solo in due righe, saprà accendere l’interesse dei bambini per chiedervene una in più, fino alla centesima.
Ne Il Cavallino ammaestrato di Blake e Yeoman, ripubblicato de Le Rane Interlinea, i gemelli Vicky e Bertie riusciranno a salvare la loro famiglia dalla miseria grazie a un cavallino non proprio adatto al lavoro nei campi, ma dotato di molte altre qualità, specialmente quella di far ridere la gente.
Infine, per tutti ma soprattutto per le piccoline della casa, consiglio Rosmarino edito da Topipittori. La giovane fata Rosmarino non vuole proprio saperne di tutti i divieti cui devono sottostare le fate: niente pattini a rotelle, barche o scope per volare, solo bacchette magiche, ordine ed educazione. E siccome la noia è tanta, Rosmarino decide di far visita alle streghe… Le magnifiche illustrazioni di Carll Cneut e l’invito alla libertà nei testi di Brigitte Minne ne faranno un manifesto del libero pensiero per i vostri giovanissimi lettori. Buon Natale e buon anno!