In permuta o per dismissione definitiva, le vetture date più indietro nel corso dell'anno sono anche quelle più popolari sulle nostre strade. Ma l'anzianità non è certo l'unica motivazione
Il parco auto circolante in Italia è tra i più vecchi d’Europa, come sappiamo. A testimoniarlo è anche il fatto che, quando si dà indietro in permuta (o rottamazione), la nostra auto ha mediamente un’età di quasi 11 anni e 145 mila km sul groppone. Un fenomeno sempre più frequente peraltro, visto l’aumento delle immatricolazioni che porterà il totale di fine anno intorno a quota 2 milioni.
Ma quali sono le auto più “rottamate” nel nostro Paese? Beh, di certo quelle più diffuse e popolari. E per certi versi più amate. Stiamo parlando, nell’ordine, di Fiat Punto e Panda, nonché di Lancia Ypsilon: le prime due valgono da sole il 10% delle rottamazioni totali (e la Punto andrà in pensione l’anno prossimo), mentre Panda e Ypsilon sono rispettivamente la prima e la seconda berlina (anche se sarebbe meglio definirle citycar) più venduta in Italia.
Così il podio, stando ai dati dati elaborati dall’Osservatorio sulla ricerca dell’auto online del portale DriveK. Ma anche il resto della classifica rispecchia i gusti automobilistici del Bel Paese: a seguire ci sono infatti Renault Clio, Ford Fiesta, Ford Focus, Opel Corsa, Citroen C3 e Volkswagen Golf. Tutti nomi familiari dalle nostre parti.
L’auto si cambia per anzianità, ma anche per scelta. Esigenze mutate o semplicemente voglia di qualcosa di diverso. Capita così che circa la metà di chi dà indietro una berlina (compatta o a tre volumi) o una citycar ne scelga un’altra, mentre gli altri puntino invece su un suv o un crossover. O che chi possiede una coupé si orienti invece su una berlina classica. Solo chi guida uno sport utility, nel 65% dei casi ne sceglie un altro. Segno che non sono più una moda, ma una realtà consolidata.