Non solo la nomina di Gilberto Caldarozzi a numero due dell’Antimafia. C’è un altro protagonista dei giorni bui del G8 di Genova che recentemente è stato promosso. Si tratta di Adriano Lauro, 54 anni, nominato questore di Pesaro: il poliziotto era in piazza Alimonda nel giorno in cui venne ammazzato Carlo Giuliani.

Nessun coinvolgimento nella morte del giovane genovese, ma il 20 luglio 2001, mentre i manifestanti urlavano “assassini, assassini” nei confronti degli agenti, lui gettò pietre contro i no-global e poi inseguì alcuni dei presenti urlando “lo hai ammazzato tu, sei stato tu con le pietre… pezzo di m….”. In audizione in Commissione parlamentare sul G8 si era poi difeso sostenendo che “ero convinto che fosse stata la pietra, e che se non avessero attaccato non sarebbe accaduto”.

In questi giorni Lauro era vicequestore aggiunto e gestiva l’ordine pubblico dove e mentre Giuliani venne raggiunto dal proiettile esploso dal giovane carabiniere Mario Placanica. Dopo il G8, il poliziotto ha ricoperto la stessa carica a Roma, è stato responsabile del Gruppo operativo sicurezza nelle manifestazioni sportive e poi ha prestato servizio alla polizia ferroviaria in Campania. A inizio dicembre, la promozione a questore nel capoluogo di provincia marchigiano.

Il 17 luglio 2015, a Casale San Nicola, Lauro è stato protagonista di una scena simile a quella di piazza Alimonda. In un momento di pausa durante gli scontri romani tra poliziotti e militanti di Casapound, accusò: “Mi sono arrivati due pezzi di marmo in testa, se non ve ne andate vi arrestiamo tutti”.

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