Il 2017 ha portato nuove ricchezze ai super ricchi del pianeta. I paperoni hanno guadagnato 1.000 miliardi di dollari in più, un aumento del 23% rispetto al 2016, e hanno chiuso l’anno con una fortuna di 5.300 miliardi, ovvero il 6,6% della ricchezza mondiale. Ma quello che si sta per concludere, è stato anche l’anno del grande sorpasso di Jeff Bezos ai danni di Bill Gates. Il numero uno di Amazon ha strappato lo scettro di più ricco del mondo al fondatore di Microsoft, mettendo da parte una fortuna da 99,6 miliardi di dollari, contro i “soli” – si fa per dire – 91,8 miliardi di Gates. Ad aiutare la scalata di Bezos il boom in Borsa dei titoli Amazon, che quest’anno hanno guadagnato il 50% spingendosi sopra i 1.000 dollari per azione.

Il Billionaires Index, la classifica dei 500 miliardari stilata da Bloomberg, vede al terzo posto il magnate americano Warren Buffet con un patrimonio di 85 miliardi di dollari, 11 dei quali guadagnati nel 2017. Segue Amancio Ortega, patron del colosso dell’abbigliamento Zara-Inditex, unico non americano tra i primi cinque miliardari. Quinto Mark Zuckerberg, il “padre” di Facebook. Nella top ten ci sono anche Bernard Arnault, Carlos Slim e Larry Page di Google. I super ricchi sono ancora in maggioranza uomini: la prima donna in classifica è Alice Walmart, l’ereditiera dell’impero di supermercati americani Wal-Mart, al 16esimo posto con 46,2 miliardi di dollari.

Per trovare un italiano bisogna scorrere la classifica fino al 31esimo posto, conquistato da Giuseppe Ferrero, con 24,2 miliardi di dollari. Dopo di lui il fondatore di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, l’ad e proprietario di Techint, Paolo Rocca. Al 177 esimo posto in classifica c’è Silvio Berlusconi, con 8 miliardi e mezzo di dollari. Fanalino di coda per il Bel Paese, lo stilista Giorgio Armani. Ma ci sono anche altri connazionali residenti all’estero: Ernesto Bertarelli, Gianluigi Aponte e Stefano Pessina. L’Europa vanta invece 3 miliardari nella top ten di Bloomberg: oltre ad Amancio Ortega, ci sono Bernard Arnault, del gruppo Lvmh al sesto posto e Ingvar Kamprad, di Ikea, al decimo.

Nel resto del mondo, i 38 paperoni cinesi sono quelli che hanno guadagnato di più nel 2017, sperimentando una crescita del 66%, o 177 miliardi di dollari, della loro fortuna.  Il più ricco tra i miliardari cinesi, Jack Ma, fondatore e proprietario di Alibaba, si colloca al 17esimo posto con un patrimonio personale di 45,4 miliardi di dollari. Hui Ka Yan, il fondatore di China Evergrande Group, si è arricchito di 25,9 miliardi, il 350% in più rispetto al 2016, divenendo il secondo dopo Bezos in termini di guadagni annuali. Aumenti a doppia cifra anche i ricchi indiani, che hanno accresciuto il loro impero del 43%.

Nonostante l’avanzata asiatica, gli Stati Uniti sono il paese più rappresentato nell’indice dei miliardari di Bloomberg con i loro 159 super ricchi che hanno guadagnato 332 miliardi di dollari portando la loro fortuna a 2.000 miliardi. I 27 miliardari russi si sono lasciati alle spalle gli effetti delle sanzioni imposte alla Russia per l’annessione della Crimea nel 2014: quest’anno si sono arricchiti di 29 miliardi accumulando complessivamente una fortuna di 275 miliardi, superiore a quella che avevano prima dell’entrata in vigore delle sanzioni.

Il 2017 è però l’anno dei tycoon delle tecnologie. I 57 miliardari dell’hi-tech hanno guadagnato 262 miliardi di dollari, il 35% in più rispetto all’anno scorso. Solo Zuckerberg si è arricchito di 22,6 miliardi, Larry Page di 13,1 miliardi. Il grande perdente del 2017 è invece il principe saudita Alwaleed bin Talal, la cui fortuna si è ridotta di 1,9 miliardi di dollari a 17,8 miliardi dopo il suo arresto nell’ambito della stretta anti-corruzione lanciata dal principe alla corona Mohammed bin Salman.

 

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