Per la prima volta l’impegno e i valori della Onlus di Gino Strada sono stati raccontati attraverso un fumetto. Testi crudi e poetici hanno affiancato la narrazione illustrata raccontando le storie delle persone che Emergency cura nei suoi ospedali. Stagioni. Quattro storie (e mezza)per Emergency, è un libro che nasce da un pranzo tra amici in cui si è parlato della possibilità di fare interagire il mondo dei fumettisti, degli illustratori, degli storyteller, con il mondo di Emergency. Gli autori che hanno scritto i testi lavorano per la Onlus da anni.

Stefano Piccoli, “S3KENO”, fumettista e volontario di Emergency, ha coordinato il gruppo e la prima storia è affidata proprio al suo tratto con il racconto di Patrizia Pasqui, l’autrice e regista degli spettacoli teatrali rappresentati in giro per l’Italia sul lavoro di Emergency. Un rastrellatore di mine durante il dopoguerra, ormai nonno, racconta al nipote il significato dei Fidanzati della morte, di coloro che dovevano setacciare i terreni in cerca degli ordigni letali.

Poi c’è la storia di Skin e Sky, scritta da Antonio Bruscoli, che è chirurgo nell’ospedale di Emergency in Sierra Leone, e disegnata da Simona Binni. È il racconto di un bambino di otto anni che vive in Sierra Leone, a cui piace andare a scuola, perché lo fa “sentire grande”. Per lui la scuola è tutto. È il suo futuro. Lì ha i suoi amici. Un giorno però tornando da scuola vede tutto il suo mondo prendere fuoco distrutto dai ribelli. Skin interroga la sua anima, poco prima di abbandonare il corpo senza capire cosa gli stia succedendo. Perché? “La guerra è quando sul cuore degli uomini cala la notte. Quando ogni sentimento viene distrutto e dimenticato”. Gli risponde Skin, la sua anima.

“Quando mi è arrivata questa storia mi sono commossa perché non mi ero mai trovata ad interpretare qualcosa di così forte. Mi sono chiesta, come faccio a disegnare un bambino che muore e con lui anche i suoi genitori? Cosa c’è di più crudele? È una storia che ha tirato fuori la mia emotività e ha cambiato anche me perché per lavorare a questo progetto mi sono informata su ciò che accade in Sierra Leone, su ciò che fa Emergency lì. Ho voluto poi mettere a disposizione il mio talento, quello che so fare, per la Onlus”. È il racconto di Simona Binni alla presentazione del libro che si è tenuta a Roma.

Un’altra storia è quella di  Storm, scritta da Antonio Bruscoli e disegnata da Paolo “Ottokin” Campana. È il racconto di una donna colpita dall’Ebola all’ottavo mese di gravidanza e quella di Kumba e Ike, due bambini che dopo un’estenuante fuga dall’Ebola e da altri pericoli riescono a salvarsi in un ospedale da campo di Emergency. Una storia lunga un sogno, è invece stata scritta da Patrizia Pasqui e disegnata da Gud. È un lungo viaggio fatto di incontri, dolore e ricordi, percorso da Abdullah dall’Afghanistan all’Italia. E infine c’è Gubuldin, soggetto scritto da Roberto Maccaroni, che è stato a lungo infermiere in Afghanistan e impegnato anche in Sierra Leone e Libia, poi adattato da Marco Rocchi e disegnato da Francesca Carità. È la storia del medico Gubuldin e della sua missione che offre un esempio ai suoi colleghi. “È uno di quei medici che vorresti sempre di turno”.

È un progetto corale, condiviso dalla casa editrice Tunuè, la cui finalità è la solidarietà nei confronti di Emergency perché i proventi del libro andranno al centro chirurgico di Goderich in Sierra Leone, l’ospedale di riferimento nel Paese per la chirurgia e la traumatologia. L’unico a rimanere aperto anche quando ci fu l’epidemia di Ebola e tutte le strutture del luogo furono chiuse per settimane per paura del contagio.

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