Da gennaio diventerà obbligatoria la Bike Card anche per gli amatori. Finora erano sufficienti essere iscritto a un ente di promozione sportiva e il certificato medico
In Rete è già stata ribattezzata la “tassa sul sudore“: 25 euro che ogni ciclista amatoriale dovrà versare dal primo gennaio alla Federazione Ciclistica Italiana. Approvata all’ultimo, il 22 dicembre, prima della pausa natalizia, questa misura riguarda migliaia di ciclisti amatoriali che ora dovranno avere la Bike Card della Federciclismo. Un canone annuo che però al momento non garantisce alcun servizio assicurativo o di altro genere ma che in futuro “offrirà comunque anche dei servizi. Quali? Ci penseremo” ha detto al Corriere Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo.
Fino ad oggi per partecipare alle competizioni ciclistiche amatoriali era sufficienti iscriversi ad uno degli enti di promozione sportiva autorizzati dal Coni e presentare un certificato medico. Da gennaio invece sarà obbligatorio presentare la Bike Card per essere ammessi. Una misura decisa dalla Federciclismo dopo aver tentato invano – spiega il Corriere della Sera – di imporre agli organizzatori delle gare un obolo di un euro per ogni partecipante e agli enti un contributo di 1,5 euro a tessera.