Parlando dai microfoni di Radio Padania, il leader del Carroccio ribadisce che per lui Donald Trump resta un "modello" di governo e che il suo obiettivo politico è di "restituire lavoro, sicurezza, dignità e diritti" agli italiani
Gli attacchi arrivano dai microfoni di Radio Padania. Parole contro la Rai e il Corriere della Sera. In particolare, nel mirino di Matteo Salvini finisce contro Fabio Fazio. “Il conduttore più pagato di sempre nella storia della televisione pubblica, cioè da noi – ha detto – ha invitato Renzi, Berlusconi, Di Maio, Grasso: ma non ha mai invitato me o qualcuno della Lega“. Poi, però, ha aggiunto: “Non mi lamento, chi se ne frega, non sono qui per fare il ‘piangina’. Fazio inviti chi vuole. Per gli altri questa campagna elettorale è più facile da questo punto di vista, perché non devono fare comizi il 28 dicembre” come lui ieri sera ad Albino, nella Bergamasca, dove ha ricordato anche il blocco dei conti del partito da parte del Tribunale di Genova. Ma non c’è solo la Rai, perché il leader della Lega se la prende anche col Corriere della Sera, definito “indegno”, un giornale “che continua a insultarci”. “Faremo girare le idee – ha concluso parlando della campagna per le politiche del 4 marzo -. Altri spenderanno milioni, noi lo faremo a costo quasi zero: non avremo con noi le televisioni e i giornali, ma noi abbiamo la gente dalla nostra parte”.
Parlando poi anche di Stati Uniti e politica internazionale, Salvini ha ribadito che Donald Trump resta un “modello” di governo. Parlando con gli ascoltatori ha detto che in un governo guidato da lui si ispirerebbe proprio al presidente Usa in materia di immigrazione, in particolare nel taglio ai fondi all’Onu, “un ente inutile che aiuta l’immigrazione clandestina, così come l’Unicef che attacca chi si oppone allo ius soli”. “È chiaro – ha detto – che ci saranno opposizioni anche dentro il centrodestra: ma l’immigrazione clandestina è un’emergenza, gli aerei li usiamo per riportarla indietro, quando saremo al governo”. Da Radio Padania parla anche di tasse e ricorda la recente approvazione della riforma fiscale Usa, che ha portato quelle “alle imprese dal 35 al 21%”. “Noi – ha spiegato il segretario della Lega – vogliamo introdurre anche in Italia una flat tax al 15%”.
In generale, per il candidato premier leghista l’obiettivo legato alle politiche è di “restituire lavoro, sicurezza, dignità e diritti” agli italiani. Con una sola priorità: “Prima gli italiani, poi gli altri”.
Per quanto riguarda “reddito di cittadinanza o di dignità”, proposti da M5S e Berlusconi, Salvini ha detto che “gli italiani chiedono un lavoro, e nel nostro programma non ci sono soldi da dare a destra o a manca ma c’è l’obiettivo di tagliare tasse e burocrazia“.