Prima si è fatto segnalare per essere il primo eletto all’Assemblea regionale siciliana arrestato a soli tre giorni dalle elezioni. Quindi, dopo che il gip e il tribunale del riesame hanno revocato gli arresti domiciliari, il sequestro dei beni e le misure interdittive, ha lasciato l’Udc riuscendo ad essere eletto presidente del gruppo Misto. Arrivate le feste, dunque, ecco che Cateno De Luca si è inventato un nuovo modo per ottenere la ribalta: suonare la zampogna a Palazzo dei Normanni. Sissignore. Il consigliere regionale si è presentato armato dell’antico strumento musicale ed ha prima fatto visita a Sala d’Ercole, dove si riunisce l’Assemblea regionale siciliana, e poi alla Cappella Palatina. “Voglio fare gli auguri ai siciliani – ha detto – nel luogo simbolico della sicilianità perchè io sono un vero e proprio siciliano che ama la propria terra e la ciaramedda (come si chiama la zampogna nella lingua dell’isola ndr) è uno degli strumenti più antichi. Sono un sostenitore della valorizzazione degli antichi mestieri”. Ancora indagato per evasione fiscale dopo essere stato scarcerato, assolto e prescritto (grazie alla legge Severino) nel processo di primo grado per tentata concussione, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico, De Luca non è nuovo a forme eclatanti di protesta per catturare l’attenzione della stampa. In passato, dopo che una sua conferenza stampa era stata boicottata, si è fatto fotografare coperto solo dalla bandiera della Trinacria con un pinocchio e una bibbia in mano. Il motivo? Era stato escluso illegittimamente dalla commissione Bilancio dell’Ars dall’allora presidente – nel frattempo rieletto – Gianfranco Micciché. In un’altra occasione si presentò in mutande a palazzo dei Leoni, sede della Provincia di Messina, per protestare contro i tagli della fornitura d’acqua alle Eolie.

Aggiornato da redazione online il 29 dicembre 2017 alle ore 17 e 54

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