La Corte suprema russa ha respinto il ricorso presentato da Aleksei Navalny contro la decisione della commissione elettorale di non accettare la sua candidatura alle elezioni presidenziali del prossimo marzo contro Vladimir Putin. E’ quindi confermato che il leader dell’opposizione non potrà presentarsi agli elettori. Per la Corte la decisione della Commissione elettorale, che ha bloccato la candidatura di Navalny citando la sua condanna per frode a cinque anni di carcere con la condizionale, è pienamente conforme alla legge. Navalny aveva denunciato la condanna come motivata politicamente, perché la norma varrebbe solo per chi effettivamente sta scontando una pena.
L’avvocato dell’oppositore ha anticipato un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Navalny ha chiesto ai suoi sostenitori di boicottare il voto del prossimo 18 marzo e organizzato una manifestazione di protesta in tutto il paese per il 28 gennaio. “Putin e il Cremlino hanno bisogno di una affluenza alle urne alta”, ha scritto in un post, mentre Putin ha presentato alla Commissione elettorale le firme necessarie a sostenere la sua candidatura in cui chiede ai suoi connazionali di non votare e “di fare il possibile” per persuadere altri a non votare. “Ci rifiutiamo di definire la nuova nomina di Putin elezione. Non vogliamo aspettare altri sei anni, vogliamo elezioni competitive ora”, ha sottolineato.