Non so nulla di menopausa, nulla di nulla. So solo che una volta una donna mi ha lasciato con questa scusa: “Ho bisogno di una menopausa di riflessione“. Sono un uomo, fino a prova contraria, un uomo di 48 anni e dovrei essere in un periodo graduale di andropausa. Come si manifesta l’andropausa? In ascensore non parlo più del clima ma del climaterio, per ora questo sembra essere l’unico sintomo. Per il resto ho ancora erezioni spettacolari, da applauso a scena aperta, mi piace fare sesso en plein air.
Dovrei mettermi a contare i miei spermatozoi con il microscopio dopo ogni venuta? Non ci penso nemmeno, non ho queste ossessioni scientifiche. Sono sensibilissimo ai capezzoli, basta un leggero bacio sui capezzoli e lui diventa duro come Bogart, sono soddisfazioni! Ma le donne restano un enigma, l’unico enigma “penetrabile”, del resto. Veniamo al film di oggi. La mia dolce amica Fanny mi ha chiesto di farle un video di cucina e io ho accettato con piacere.
Sono andato a casa sua e tra un cavolfiore e l’altro la sua arcana femminilità è venuta allo scoperto, mi ha parlato della sua menopausa mentre cucinava, per me è stata una rivelazione, ho mangiato le sue parole prima ancora del suo cibo. Fanny, con sorridente eleganza, ha sfatato il mito di una menopausa lugubre e triste, mi ha fatto sentire quanta femminilità si celi in una donna matura, e come per magia le ventenni sono sparite dal mio “immaginario testicolare”.
Purtroppo, le magie non durano a lungo, mi basta scorgere un manifesto pubblicitario di biancheria intima per tornare a essere un uomo di una banalità rivoltante, con la bava alla bocca. Maledizione! Devo concentrarmi sulla parola “pausa”, nella vita non si può sempre correre, nelle pause il senso di ogni cosa si rivela nella sua assoluta gratuità, in un mondo dilaniato dalla fretta, la pausa diventa un’oasi di umanità, l’umanità e la femminilità della mia amica Fanny. Ah, il piatto che mi ha preparato era buonissimo, molto erotico.