Cronaca

Adinolfi: “I primi neonati del 2018 sono stranieri, la famiglia italiana si estingue”

I nati della notte di Capodanno che cita il presidente nazionale del Popolo della Famiglia sono Lucas Nathaniel, mamma filippina, e Hadega, genitori egiziani. Adinolfi indica tra le cause dell'"estinzione" una "cultura abortista e necrofila" e parla dell'Italia trasformata in "un paese desertificato da offrire come terra di conquista a chi italiano non è"

“La famiglia italiana si estingue”, è il concetto con cui Mario Adinolfi rivolge i suoi auguri ai primi nati del 2018. Il presidente nazionale del Popolo della Famiglia ha dichiarato: “La prima neonata del 2018 a Roma è figlia di moldavi, il primo neonato è figlio di filippini. A Torino il primo neonato è figlio di egiziani. Auguri ai piccoli e ai loro genitori, la vita nascente è la prima delle gioie. Ma dov’è la famiglia italiana? Una legislazione pesantemente antifamilista e anticristiana, una cultura abortista e necrofila, producono effetti ben visibili nel nostro paese”.

I nati della notte di Capodanno citati da Adinolfi sono Lucas Nathaniel, il primissimo del 2018, venuto alla luce proprio allo scoccare della mezzanotte: la sua mamma è filippina e ha partorito presso la Casa di cura Santa Famiglia a Roma. La prima femminuccia invece si chiama Hadega ed è venuta alla luce a Torino, nell’ospedale Sant’Anna, con un parto spontaneo alle 00.05. I suoi genitori sono entrambi egiziani e vengono dal Cairo: lui, magazziniere trentunenne, è in Italia da otto anni. La mamma 22enne invece è arrivata nel nostro Paese solo due mesi fa.

“I dati sulla natalità dell’Istat sono noti e la meraviglia è che nessuno lanci un serio allarme”, aggiunge Adinolfi nella sua dichiarazione. Il presidente del Popolo della Famiglia indica poi le sue soluzioni per salvare “la famiglia italiana dell’estinzione“. “Reddito di maternità di mille euro al mese per le donne italiane che avranno figli e si dedicheranno alla famiglia, riforma fiscale del quoziente familiare, incentivo alle politiche pro-life e limitazione della cultura abortista”, è la ricetta di Adinolfi. “Costruire un paese desertificato da offrire come terra di conquista a chi italiano non è, mi pare un crimine che non può più essere silenziosamente tollerato. Animalisti e ambientalisti si affannano tanto per le specie in via d’estinzione. Lasciateci gridare: salviamo la famiglia italiana dall’estinzione”, conclude.