Il responsabile tecnico del marchio italiano ha svelato agli inglesi di Autoexpress.com i prodotti per il futuro: oltre alla sport utility di grosse dimensioni, anche una vettura compatta (non necessariamente una nuova Giulietta) e una prestazionale
Roberto Fedeli ha una gran voglia di parlare del futuro di Alfa Romeo: qualche giorno fa il responsabile tecnico del marchio italiano aveva raccontato ai cronisti inglesi che il prossimo modello ad arrivare nella gamma del biscione sarà un suv di grandi dimensioni.
Ideato per fare concorrenza a Porsche Cayenne, promuovere immagine e profitti della marca, il nuovo sport utility sarà probabilmente presentato a fine 2019: porterà al debutto un inedito sistema di propulsione mild hybrid da circa 400 Cv di potenza massima, costituito da un quattro cilindri 2.0 turbo e da un motore elettrico. Primo passo nel processo di elettrificazione del brand.
“Per completare l’offerta di prodotti Alfa Romeo, abbiamo bisogno di un altro paio di ‘pilastri’, qualcosa nel segmento C e dopo, ovviamente, un prodotto molto sportivo”: ha nuovamente ribadito Fedeli ad AutoExpress, specificando tuttavia che il segmento delle medie ha un respiro solo regionale (cioè europeo, ndr) e con margini molto risicati. Per questo quel “qualcosa nel segmento C”, potrebbe riferirsi a uno sport utility di dimensioni contenute, sulla falsa riga di Audi Q3 e BMW X2, e non necessariamente a un prodotto simile all’attuale Giulietta.
Resta poi un dubbio importante da sciogliere, quello sulla piattaforma costruttiva del mezzo: proprio a causa delle basse marginalità, non è scontato che la nuova compatta adoperi la stessa base tecnica di Giulia e Stelvio, dotata della costosa trazione posteriore e di sospensioni molto sofisticate. In ogni caso ci sarà tempo per pensarci perché, nella migliore delle ipotesi, l’auto non arriverà prima del 2020/2021.
E poi c’è il modello “molto sportivo”: Alfa Romeo si sta preparando ad aggiornare la leggerissima 4C (dotata di monoscocca in fibra di carbonio) a fine 2018 per farla rimanere sul mercato perlomeno altri 4 o 5 anni. Successivamente la 4C potrebbe essere rimpiazzata da una vettura con architettura costruttiva e motore inediti: caratteristiche tecniche che ne cambierebbero il posizionamento attuale, lo stesso di alcune proposte Lotus e della Alpine A110. L’unica certezza è che la 4C continuerà anche in futuro ad essere disponibile nella sola variante con trasmissione automatica.