Tempo di far arrivare febbraio 2018 che il giorno 1 ritroveremo anche Steven Spielberg con The Post. L’urgente film antitrumpiano, e sulla libertà di stampa, vede insieme per la prima volta Meryl Streep e Tom Hanks, rispettivamente proprietaria e direttore del Washington Post nel 1971. La storia è incentrata sui Pentagon Papers, documenti scottanti sulla guerra in Vietnam che provavano le menzogne a stampa e Congresso del presidente Johnson e che il Post pubblicò per intero. Il 9 febbraio meglio lustrare l’argenteria di casa al cospetto di mister Clint Eastwood. Alla veneranda età di 87 primavere, il texano dagli occhi di ghiaccio torna dopo un capolavoro come Sully, con un film che solo a raccontarlo lascia stupefatti. The 15:17 to Paris è il racconto del coraggio di Spencer Stone, Anthony Sadler e Alek Skarlatos, i tre giovani americani che nel maggio 2015 sul Thyalis francese fermarono un attentatore armato che urlava “Allah Akbar”. Specialità artistica del compassato regista Eastwood: Stone, Sadler e Skarlatos interpreteranno loro stessi. Sempre a febbraio ricordiamo che il 14 esce The Shape of Water, il Leone d’Oro 2017, diretto da Guillermo del Toro, mentre l’8 sarà il turno di 50 sfumature di rosso, e il 22 con Il filo nascosto godremo dell’ultima interpretazione di Daniel Day Lewis nel film diretto da P.T.Anderson, non proprio apprezzato dalle riviste di settore, in primis Variety.
Il primo marzo ecco prorompere Jennifer Lawrence protagonista di una spy story come Red Sparrow, mentre il 15 marzo il girl power raddoppia con l’attesa Tomb raider interpretata da Alicia Vikander, in questo trapasso estetico dall’epoca delle siliconate a quella delle secchiate di acqua e sapone. Se poi lo Spielberg di The Post non vi è bastato, il 29 marzo è prevista l’uscita di Ready Player One, sci-fi basato sul libro di Ernest Cline che sciorina disgrazie da cambiamenti climatici a cui dovranno porre rimedio Tye Sheridan e Mark Rylance, oltre alle illuminanti luci biancastre di Janusz Kaminski e al tema musicale del ritrovato zemeckisiano Alan Silvestri. Sempre a marzo (il 22) è prevista una chicca per veri appassionati di genere: per la regia di Eli Roth, Bruce Willis sfiorerà il mito di Charles Bronson nel remale de Il Giustiziere della notte. Ancora per marzo segnaliamo un biopic con la più bella e intensa attrice del reame, Margot Robbie, che vestirà i pattini della pattinatrice Tonya Harding in I, Tonya. Dalle prime immagini del film, diretto da Craig Gillespie (Lars e una ragazza tutta sua), sembra emergere con grande vigore l’aggressione per interposta persona alla collega Nancy Kerrigan, prima dei Giochi Olimpici Invernali, che diventò caso di cronaca mondiale, e che fece assumere alla rivalità tra le due sportive un apice di sublime tragedia degna di una parabola noir dei Coen. Sempre sulla libertà di stampa il 29 esce The silent man, in cui Liam Neeson interpreta Mark Felt, l’agente FBI che fece partire lo scandalo Watergate.