“In Italia a 50 anni sei già considerato vecchio. E quando sei vecchio, in Italia sei inutile”. Questo il motivo per cui Claudio Farinelli si è trasferito in America Centrale: “Mi dispiace, ma pur avendo 71 anni non mi sento per nulla vecchio”. Non aveva mai vissuto all’estero, ma sulla soglia dei 64 anni e a pochi mesi alla pensione, Claudio e sua moglie hanno deciso di dire addio a Torino, per sostituirla con i candidi paesaggi della Costa Rica. “Cose sarebbe la mia vita se non mi fossi trasferito qui? Non ci voglio nemmeno pensare, rispetto a quella che era la mia quotidianità in Italia, io qui sono vivo”.
Ma come accade a un pensionato che ha sempre vissuto in Italia di ritrovarsi a trascorrere l’ultima parte della sua vita al di là dell’Oceano? Galeotto fu internet quando, per puro caso, Claudio e colei che sarebbe diventata sua moglie stavano curiosando quale fossero i paesi al mondo con la più alta qualità della vita. Spuntò il nome della Costa Rica e, pur non conoscendo nessuno in quel Paese, un guizzo di curiosità portò la coppia a prenotare le vacanze proprio qui nel 2005. Il copione si ripete dal 2006 al 2009, quando ogni anno per un mese la Costa Rica diventa la meta delle vacanze di Claudio e della sua compagna. “A poco a poco ci siamo innamorati della gente, amabile, cordiale, disponibile”. E fu così che, mentre gli anni passavano e la pensione si avvicinava, nel 2010 l’ultima vacanza si è trasformata in un definitivo trasferimento a Liberia, nel nord-ovest del Paese.
A poco a poco ci siamo innamorati della gente, amabile, cordiale, disponibile
“Abbiamo investito tutti i nostri risparmi nell’acquisto di due case – racconta il 71enne nato nel comune emiliano di Comacchio ma vissuto per gran parte della sua vita a Torino – quella in cui abitiamo e una seconda casa affittata, che ci fornisce metà del reddito necessario per vivere decorosamente”. Eppure, trasferendosi in Centro America Claudio e sua moglie non hanno scelto di vivere di rendita grazie ai loro risparmi. “Non riesco a stare con le mani in mano, insomma non voglio fare il pensionato”. Infatti, dopo una vita passata prima come ristoratore e poi a capo di un’agenzia vendite, una volta trasferitosi a Liberia il 71enne ha aperto un’agenzia immobiliare per aiutare europei e statunitensi a fare la sua stessa scelta, ovvero acquistare terreni edificabili e case in Costa Rica. Inoltre, l’agenzia aiuta i novelli costaricani a aprire conti correnti, società e a ottenere la residenza. “Non mi sento over 70, e infatti ho smesso di fumare, nuoto molto e faccio regolarmente pesca in apnea”, racconta Claudio con occhiali da sole e bandana attorno ai capelli bianchi.
L’ultimo progetto “del pensionato” è quello di trasformare “insieme ad amici finanziatori” una superficie di 1.300 ettari “in un villaggio eco-compatibile in bioedilizia, con allevamenti animali e scuola casearia per la produzione di formaggi, molto rari nel paese”. Un progetto che si sposerebbe con la politica energetica della Costa Rica, primo stato al mondo capace di produrre quasi il 100% della sua energia da fonti rinnovabili. I posti dove è nato gli mancano, ma in Italia Claudio sarebbe solo un vecchio pensionato. “In Italia sei inutile già a 50 anni, nessuno considera la tua esperienza. Anzi, l’esperienza ha un costo, meglio assumere giovani da sfruttare. Fortunatamente io ho sempre lavorato in proprio, ma diversi miei amici hanno avuto difficoltà a rientrare nel mondo del lavoro dopo una certa età”.
Qui file preferenziali in uffici e banche e sconti del 5% in farmacia, supermercati e negozi per chi ha 65 anni
Eppure, non è solo una questione economica che lo spinge a restare nel piccolo stato Centro Americano, è anche la filosofia che, secondo Claudio, porta i costaricani a rispettare realmente chi ha qualche anno in più. “File preferenziali in uffici e banche e sconti del 5% in farmacia, supermercati e negozi per chi ha 65 anni. Questo, a prescindere che tu abbia la cittadinanza o sia straniero: se tu sei anziano, meriti comunque rispetto”. L’unico motivo che è rimasto alla coppia per tornare una volta l’anno in Italia è mantenere vivi i rapporti con amici e parenti. “Per il resto non ci tornerei mai a vivere. Alla mia età, lo riterrei un suicidio”.