Confronto a Omnibus (La7) tra Andrea Lembo, candidato sindaco Pd di Campagna (Sa) e figlio del procuratore Capo di Salerno, Corrado, e Kawtar Barghout, giovane di origine marocchina, in Italia dall’età di due anni, e rappresentante dell’associazione Stop Radicalizzazione. Il dibattito è incentrato sulle prossime elezioni politiche. “Non avete idea della rabbia del popolo italiano, è incontrollabile” – afferma Barghout, balzata alle cronache per le sue durissime critiche alla legge sullo Ius Soli – “Per me andare a votare è un dovere, ci andrò sempre, anche con la bombola ad ossigeno. Lo facevo anche quando ero cittadina marocchina. Per queste elezioni, io non mi fiderei dei sondaggi. In passato, quanta gente diceva che non le piaceva Berlusconi? E poi alle urne si verificava il contrario. Dove sarà incanalata la rabbia delle persone? Nel centrodestra sicuramente, perché la sinistra ha tradito i suoi valori. M5s? Non mi convincono per niente, tra complottismo, No Vax e Grillo secondo cui l’Aids non esiste. Per me sono cose inaccettabili. Io sono per la serietà e la sobrietà. E i grillini non mi sembrano sobri“. Poi stigmatizza l’operato del Pd: “Non ha fatto niente per i giovani. Perché a nessuno vengono mai in mente le case a riscatto? Perché non fanno una politica del genere, visto che auspicano che i giovani debbano metter su famiglia? Gli diano una mano, allora. Perché gli altri Paesi lo fanno? Il bonus bebè di 80 euro? Non ti ci compri neppure i pannolini“. “Ci vogliono le case per fare gli appartamenti a riscatto”, obietta il giornalista Andrea Purgatori. “I soldi dello Stato dove vanno a finire?” – ribatte la giovane – “Servono case? Lo Stato le faccia”. L’ex segretario dei Radicali, Giovanni Negri, applaude l’intervento di Kawtar Barghout, mentre Andrea Lembo tenta di spiegare la politica del Pd. Ma la giovane lo interrompe: “Scusa se mi permetto: tu sei un figlio di papà. Questi problemi non li hai. Tu sei figlio di un magistrato, io vengo da una famiglia monoreddito con un padre operaio”
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