“Elezioni politiche? Non è affatto vero che non vincerà nessuno”. Così a Omnibus (La7) esordisce nella sua disamina Giovanni Negri, ex segretario del Partito Radicale, poi entrato in duro contrasto con i compagni di viaggio. Fondatore del movimento La Marianna, Negri oggi aderisce al progetto politico Energie per l’Italia di Stefano Parisi. E nel talk show politico mattutino condotto da Gaia Tortora fa la sua previsione: “Il M5S ha risposto a una crisi epocale. La mia angoscia e la mia paura riguarda quello che ci sarà dopo il M5S, perché sarà chiaro che i soldi per il reddito di cittadinanza non ci sono. E il mio terrore è che si riproponga una storia già vista, perché siamo un popolo tanto buono, ma a volte anche un po’ crudele. La domanda dell'”uomo forte” può arrivare. Voglio comunque spezzare una lancia a favore dell’intelligenza di Beppe Grillo” – continua – “Non credo affatto che sia stupido e che faccia ministri questa gente del collettivo M5S o lo steward dello Stadio San Paolo, Di Maio. Alla fine, i ministri di Grillo, quando il M5S sarà partito di governo e metterà il doppiopetto, saranno giudici, uomini forti, tecnocrati, persone che sapranno gestire le masse, a loro volta deluse dall’assenza del reddito di cittadinanza”. Gaia Tortora ricorda gli esordi di un Negri giovanissimo alla dirigenza del Partito Radicale e obietta che la mancanza di esperienza non sia necessariamente un handicap. “C’era un partito che selezionava” – risponde Negri – “e non sceglieva come sono stati selezionati costoro, basti pensare al sindaco Raggi. Qua siamo al post-tutto. Però io dico che il M5S vince. Ha già detto che, se non arriva al 40%, è disponibile a governare con altri e che il presidente Grasso, ex giudice, è il suo interlocutore. In più, nel Pd la crisi mi pare evidentissima, tra i sondaggi unanimi e la richiesta odierna di Repubblica perché la Boschi si dimetta. Figuratevi cosa succederà a Renzi la mattina del 5 marzo, quando il Pd sarà passato dal 40% al 20%. Renzi verrà fatto fuori in una settimana e sarà sostituito da un Orlando, da un Franceschini, da un non so chi”. E aggiunge: “Mattarella affiderà doverosamente l’incarico di formare il governo al primo partito, cioè a Di Maio, che non ci riuscirà. Quindi, potrebbe dare l’incarico a Grasso, che cucirà una maggioranza M5S – Liberi e Uguali – Pd con Renzi fatto fuori. Questa è una maggioranza che può governare e sarà tenuta insieme da un governo di giudici, da una politica etica, da un buonismo valoriale, dal Davigo, dal Di Matteo, già candidato al Viminale. Altro che Dibba e questa gente qua. Il vero candidato è il pm Nino Di Matteo“. Poi chiosa: “Questa è la maggioranza che avanza, qualcuno sta per vincere. E’ l’unica maggioranza possibile, anche perché la larga intesa tra Renzi e Berlusconi non arrivano al 42% secondo i sondaggi”
La7 - 4 Gennaio 2018
Elezioni, la profezia di Negri (ex Radicali): “Vincerà Di Maio, Renzi sarà fatto fuori e ci sarà governo Grasso con M5s e Pd”
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“Elezioni politiche? Non è affatto vero che non vincerà nessuno”. Così a Omnibus (La7) esordisce nella sua disamina Giovanni Negri, ex segretario del Partito Radicale, poi entrato in duro contrasto con i compagni di viaggio. Fondatore del movimento La Marianna, Negri oggi aderisce al progetto politico Energie per l’Italia di Stefano Parisi. E nel talk show politico mattutino condotto da Gaia Tortora fa la sua previsione: “Il M5S ha risposto a una crisi epocale. La mia angoscia e la mia paura riguarda quello che ci sarà dopo il M5S, perché sarà chiaro che i soldi per il reddito di cittadinanza non ci sono. E il mio terrore è che si riproponga una storia già vista, perché siamo un popolo tanto buono, ma a volte anche un po’ crudele. La domanda dell'”uomo forte” può arrivare. Voglio comunque spezzare una lancia a favore dell’intelligenza di Beppe Grillo” – continua – “Non credo affatto che sia stupido e che faccia ministri questa gente del collettivo M5S o lo steward dello Stadio San Paolo, Di Maio. Alla fine, i ministri di Grillo, quando il M5S sarà partito di governo e metterà il doppiopetto, saranno giudici, uomini forti, tecnocrati, persone che sapranno gestire le masse, a loro volta deluse dall’assenza del reddito di cittadinanza”. Gaia Tortora ricorda gli esordi di un Negri giovanissimo alla dirigenza del Partito Radicale e obietta che la mancanza di esperienza non sia necessariamente un handicap. “C’era un partito che selezionava” – risponde Negri – “e non sceglieva come sono stati selezionati costoro, basti pensare al sindaco Raggi. Qua siamo al post-tutto. Però io dico che il M5S vince. Ha già detto che, se non arriva al 40%, è disponibile a governare con altri e che il presidente Grasso, ex giudice, è il suo interlocutore. In più, nel Pd la crisi mi pare evidentissima, tra i sondaggi unanimi e la richiesta odierna di Repubblica perché la Boschi si dimetta. Figuratevi cosa succederà a Renzi la mattina del 5 marzo, quando il Pd sarà passato dal 40% al 20%. Renzi verrà fatto fuori in una settimana e sarà sostituito da un Orlando, da un Franceschini, da un non so chi”. E aggiunge: “Mattarella affiderà doverosamente l’incarico di formare il governo al primo partito, cioè a Di Maio, che non ci riuscirà. Quindi, potrebbe dare l’incarico a Grasso, che cucirà una maggioranza M5S – Liberi e Uguali – Pd con Renzi fatto fuori. Questa è una maggioranza che può governare e sarà tenuta insieme da un governo di giudici, da una politica etica, da un buonismo valoriale, dal Davigo, dal Di Matteo, già candidato al Viminale. Altro che Dibba e questa gente qua. Il vero candidato è il pm Nino Di Matteo“. Poi chiosa: “Questa è la maggioranza che avanza, qualcuno sta per vincere. E’ l’unica maggioranza possibile, anche perché la larga intesa tra Renzi e Berlusconi non arrivano al 42% secondo i sondaggi”
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Politica
Statue dorate, danzatrici, “Bibi” in piscina: il video di Trump sul “futuro” di Gaza. Conte: “Allucinante”, Bonelli: “Meloni dica qualcosa”
Roma, 26 feb (Adnkronos) - Le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Parlamento in vista del Consiglio europeo si terranno il prossimo 18 marzo in Senato, con consegna del discorso alla Camera alle 15,30, e il 19 marzo dalle 9.30 a Montecitorio. E' quanto emerso dalla capigruppo di Montecitorio.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - “Azione chiede che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni venga immediatamente in Aula per un’informativa urgente sul vertice di Londra, che avrà al centro il riarmo e la difesa comune tra Regno Unito ed Europa”. Lo ha chiesto Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, in occasione della conferenza dei capigruppo.
“Dopo il vertice di Parigi, a cui la premier ha partecipato, il prossimo incontro a Londra segna un passaggio cruciale per il futuro della sicurezza europea. Se il Parlamento ha terminato le discussioni su borsette, Twiga, Billionaire e vari altri minima immoralia sarebbe tempo di affrontare le questioni che ridefiniranno l’assetto dell’Occidente per i prossimi 50 anni".
"Il mondo sta cambiando a una velocità tale che l’inerzia non è più un’opzione: le aperture di Trump a Putin rischiano di mettere l’Europa nell’angolo e di costruire una pace sulle spalle degli ucraini. L’Europa deve scongiurare questo scenario e dotarsi di una strategia chiara per la liberazione dei territori ucraini e per il futuro della propria sicurezza. La difesa comune europea non è più un’idea astratta, è una necessità: l’Europa non può più permettersi di restare spettatrice delle mosse delle altre superpotenze - ha concluso il capogruppo di Azione”.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Due anni dalla strage di Cutro, in cui 100 persone hanno perso la vita e il governo italiano ha perso la faccia e la dignità. 'Avremmo potuto salvarli', ha detto Nicola Aloi, l’ex comandante della Capitaneria di Porto di Crotone, al momento del naufragio. Non hanno potuto salvarli a causa delle 'regole di ingaggio' ministeriali, che hanno bloccato l’iniziativa degli uomini della capitaneria". Lo scrive su Facebook Nicola Fratoianni di Avs.
"Un disastro dovuto alla cecità e alla brutalità - prosegue il leader di SI - di una politica cinica sulla pelle dei più deboli. Rimane la rabbia. Anche perché dal giorno dopo, come se nulla fosse accaduto, - conclude Fratoianni - hanno ricominciato a fare decreti contro le Ong, hanno ricominciato a fare la guerra a chi salva vite".
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Assistiamo ad un quotidiano tentativo di indebolimento dei corpi intermedi con la nascita di soggetti che depotenziano la contrattazione e legittimano i contratti pirata. Per questo oggi il Pd depositerà una legge sulla rappresentanza". Lo ha detto il deputato e membro della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino, intervenendo in aula alla Camera sulla proposta di legge per la partecipazione dei lavoratori.
"Crediamo infatti che la rappresentanza debba essere misurata, perché non è possibile che ad esempio, nelle tante vertenze che noi seguiamo, sindacati o presunti tali, con uno o zero iscritti, possano indebolire la trattativa con il datore di lavoro. Sappiamo che su questo c’è un’apertura anche da parte delle imprese, per cui ci batteremo affinché vi possa essere un passo significativo nei confronti dei diritti dei lavoratori".
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "La tragedia che si è consumata a Gaza in questi anni è talmente grande che solo l’idea di poter realizzare un video come quello che Trump ha pubblicato su Truth è aberrante. In quel video c’è la totale mancanza di rispetto e di pietà per la sofferenza del popolo palestinese. Qualunque persona civile e dotata di un minimo di umanità dovrebbe prendere le distanze da questa vergognosa operazione di comunicazione fatta sulla pelle di Gaza. Ci auguriamo che anche Giorgia Meloni sappia pronunciare parole chiare in tal senso”. Così il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia.
Amman, 26 feb. (Adnkronos) - Il re di Giordania Abdullah ha detto al presidente ad interim siriano, Ahmed al-Sharaa, che condanna gli attacchi israeliani contro la Siria. Lo riferisce una nota del palazzo, al termine dell'incontro avvenuto fra i due ad Amman.
Secondo il comunicato ufficiale, Abdullah e al-Sharaa concordano sul fatto che il coordinamento fra i due Paesi è fondamentale per la sicurezza dei confini e per limitare il traffico di armi e di droga che la Giordania ha faticato a contenere lungo il suo confine durante il governo dell'ex presidente siriano Bashar al-Assad.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - “Sotto le macerie di Gaza ci sono ancora cadaveri e Trump lancia un video che non è solo una macabra provocazione e una totale mancanza di rispetto". Così la segretaria del Pd, Elly Schlein.
"È un progetto politico spietato e crudele per una popolazione massacrata e un attentato spregiudicato all’accordo di tregua. Con violenze che purtroppo stanno continuando in Cisgiordania, dove 40.000 persone sono state costrette a fuggire per mettersi in salvo dalle violenze dei coloni appoggiati dal governo Netanyahu".
"Gaza appartiene ai palestinesi e i miliardi di dollari di Musk e Trump non potranno mai negarlo. Il governo italiano nelle sedi internazionali ribadisca la necessità di perseguire il progetto di due popoli e due stati. Mi auguro che dopo questa ennesima follia le ambiguità su Trump finiscano e che Giorgia Meloni provi un briciolo di vergogna del suo sodalizio politico con chi incita ancora violenza dopo tutto questo sangue.”