Secondo i calcoli del Codacons e di Confesercenti, questo weekend i consumatori si preparano a spendere intorno ai 250 euro: quasi 170 euro per le vendite di fine stagione e circa 68 per riempire le calze della Befana. Rienzi: "Sono oramai obsoleti e superati"
Arriva il weekend dell’Epifania ma, soprattutto, dei saldi. I tradizionali sconti invernali prenderanno il via venerdì 5 gennaio, ad eccezione della Basilicata e della Valle D’Aosta dove sono già iniziati. E così, sei italiani su 10 metteranno mano al portafoglio per sfruttare le occasioni di fine stagione. Parola di Confcommercio, che stima un aumento delle vendite soprattutto per i negozi tradizionali. Secondo i calcoli del Codacons e di Confesercenti, questo weekend i consumatori si preparano a spendere intorno ai 250 euro: quasi 170 per le vendite di fine stagione e circa 68 per riempire le calze della Befana di giochi, dolciumi e altri regali. L’anziana in volo sulla sua scopa porterà non solo abiti e dolci ma anche viaggi: sono circa 2,4 milioni le persone in partenza (500mila in più rispetto all’Epifania 2017).
Più ottimisti sono i tecnici della Confcommercio che calcolano una spesa media di 330 euro a famiglia per un giro d’affari complessivo di 5,2 miliardi per i saldi invernali 2018 con 15,6 milioni di famiglie non disposte a rinunciare ai prezzi scontati. Secondo un sondaggio commissionato a Nomisma dall’associazione dei commercianti, oltre sei italiani su dieci prevedono di acquistare da domani almeno un articolo in saldo puntando soprattutto sull’abbigliamento.
Uno scenario del tutto positivo? Non la pensa così il Codacons, secondo cui i saldi “vanno aboliti per legge”, ritenendoli oramai obsoleti e superati. Il presidente Carlo Rienzi ha spiegato che “il flop dei saldi è da attribuire sia alla partenza degli sconti a ridosso delle festività natalizie e di Capodanno, quando i portafogli degli italiani risultano già svuotati dalle spese per regali, pranzi e cenoni, sia a profonde modifiche nelle abitudini dei consumatori”.
I dati – Cresce la percentuale di coloro che prevede acquisti (61,4% contro i 58,5% dell’anno scorso) mentre si confermano le donne le più interessate allo shopping in saldo (il 67,9% contro il 55,4% degli uomini). Gli uomini, soprattutto nel Nord Est, spenderanno però leggermente di più, oltre 200 euro, e preferiranno recarsi nei negozi di fiducia.
È in crescita del 15% la percentuale degli acquisti in saldo on line. Ma, a differenza del periodo natalizio, le vendite in negozio supereranno quelle su internet. Le spese preferite saranno abbigliamento (per il 93,7% contro il 92,1% del 2017), calzature (per il 77,1% contro il 79,2% dello scorso anno), accessori (sciarpe e guanti) per il 35,1% (erano il 32,1% nella previsione del 2017) e biancheria intima (29% contro il 27,4% dello scorso anno). E a differenza del periodo natalizio, le vendite in negozio supereranno quelle su internet.