“Delirante promozione del Museo Egizio di Torino: paghi un biglietto e ne prendi due se hai la carta d’identità araba”. E’ quanto denuncia sulla sua pagina Facebook Giorgia Meloni, la condottiera di Fratelli d’Italia, concludendo con il mantra – scritto a caratteri cubitali, nel caso non fosse ben chiaro – “prima gli italiani”. A darle manforte Matteo Salvini, leader del carroccio, per cui si tratta chiaramente di “razzismo contro gli italiani” e per questo “qualcuno deve chiedere scusa e dimettersi”.

A nulla sembrano valere le spiegazioni della portavoce dell’ente torinese. “Si tratta di un’operazione di marketing culturale – ha dichiarato la funzionaria–, non certo politica, mirata a raggiungere le migliaia di persone in lingua araba che risiedono a Torino e provincia”. Simili sconti, con tanto di pubblicità in lingua, erano già stati fatti in passato per attrarre il pubblico di lingua inglese. Ma allora il pericolo di discriminazione etnica a danno degli italiani, presenti ai botteghini del museo, non era stato paventato dai patrioti del bel paese.

Insomma, siamo davanti a una nuova polemica che ha come unico scopo quello di strumentalizzare qualsiasi iniziativa, perfino quelle culturali, per un mero tornaconto elettorale in vista delle votazioni.

Nei giorni scorsi, pensavamo che il punto più basso fosse già stato toccato con la bagarre riguardo alla tassa sui sacchetti di plastica del reparto ortofrutta e invece è stata solo la punta di un iceberg. Quindi l’unica cosa che resta da fare è allacciarsi le cinture e prepararsi. Magari facendo proprio un bel giretto al museo di Torino dove l’unico razzismo attualmente in atto è quello contro il nostro cervello.

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